Serie D/H: Dal Gladiator accuse al Bitonto, ‘Clima ostile’
Nota del club campano: ‘Prima, durante e dopo la partita. Senza entrare nei particolari, la direzione della terna è stata condizionata’
Con grande disappunto e dispiacere l'A.S.D. Gladiator è costretto a rendere noto quanto accaduto domenica 8 settembre in occasione della trasferta in casa del Bitonto. In ogni gara casalinga accogliamo i nostri avversari con la massima cortesia e disponibilità ricevendo i complimenti al di là del risultato. Abbiamo valori umani e sportivi che continuiamo a portare avanti e di cui ne andiamo fieri. Per noi la partita di calcio è un momento di aggregazione, una giornata di puro e semplice sport senza farci mai condizionare da interessi che vanno contro i nostri principi e quanto visto ieri non è di certo all’altezza. Abbiamo trovato un clima ostile prima, durante e dopo la partita. Un clima talmente ostile, senza entrare nei particolari, che ha finito per condizionare la direzione della terna arbitrale. Questo di certo non vuol dire che il Gladiator abbia perso per questi due fattori, nulla da dire contro la vittoria meritata da parte del Bitonto, squadra costruita per altri obiettivi e con giocatori di categoria superiore. Non è bello vedere un arbitro intimorito, senza carattere, sempre lontano dall’azione che al primo fallo a centrocampo dopo otto minuti ammonisce un difensore centrale e che alla prima azione offensiva non esita a fischiare calcio di rigore. E ancora, un arbitro che permette entrate molto pericolose sorvolando su episodi antisportivi per tutta la gara nonostante richiamato all’attenzione più volte dall’assistente. L’arbitro ha ignorato la segnalazione del suo collaboratore che gli riportava un pugno a palla lontana a Del Sorbo (oltre tre sostituzioni forzate per tre interventi a palla lontana, due dei quali sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere). Un direttore di gara che concede solo cinque minuti di recupero quando il risultato è ancora sull’1-0 (sei sostituzioni e cinque minuti fermi per l’infortunio di Vitiello) e che fa disputare la gara con soli due palloni sono cose che nessuna società che fa enormi sacrifici vorrebbe mai vedere perché esulano dal calcio. Siamo fiduciosi che possa essere soltanto un episodio e crediamo nella buona fede di tutti e invitiamo soltanto a un po’ più di accortezza da parte dei vari organi, magari nel designare, controllare e prendere provvedimenti.