‘A lavoro solo con green pass, piccole imprese pronte a collaborare, ma…’

Palmisano (Confartigianato Taranto): ‘Con massima trasparenza e senza ulteriori costi’

CRONACA
20.09.2021 19:33

L’estensione dell'applicazione della certificazione verde Covid 19 a tutto il lavoro pubblico e privato è un provvedimento da tempo auspicato e sollecitato anche da Confartigianato per fare chiarezza e orientato a coniugare tutela della salute e sicurezza delle persone con l'obiettivo di rilanciare l'economia attraverso l'allentamento delle restrizioni che ancora condizionano l'attività di impresa. Come noto, il provvedimento estende, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, l'obbligo di possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde a chiunque svolga un'attività lavorativa nel settore privato, al fine di accedere ai luoghi di lavoro. L'obbligo è inoltre esteso a tutti i soggetti esterni che svolgano a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato presso i luoghi di lavoro privati. Per noi imprenditori artigiani l’obbligo di Green pass a tutti i lavoratori è un fatto positivo, senza se e senza ma. Esordisce così il Presidente di Confartigianato Impianti Taranto Giovanni Palmisano. In questo modo si chiariscono in maniera univoca e chiara i comportamenti da seguire nei confronti dei lavoratori che non si vaccinano. Tutto ciò aumenta la salute e sicurezza in azienda e consente di accelerare il percorso di uscita dalla crisi con una ripresa lineare, visto che non ci possiamo permettere nuovi lockdown. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria le imprese hanno applicato tutti i protocolli anti-Covid, facendo investimenti e spesso cambiando  le proprie abitudini e comportamenti, sapremo vigilare sul Green pass. Si devono però comprendere bene le nuove regole  - prosegue Palmisano. Le imprese sotto i 15 dipendenti, che sono la stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese del territorio tarantino, possono dopo il quinto giorno di mancata presentazione del certificato da parte di un lavoratore, sostituirlo per dieci giorni non oltre il 31 dicembre; cosa positiva per noi piccoli ma la procedura va chiarita bene. Non ci convince il riferimento ai dieci giorni per i sostituti, perché è difficile assumere qualcuno per una sostituzione così breve visto che è già normalmente difficilissimo trovare personale qualificato da assumere. E’ importantissimo chiarire questo  aspetto, per noi cruciale. Come noto la piccola impresa è molto spesso una famiglia dove i collaboratori ne fanno parte integrante e difficilmente si vuol licenziare, figuriamoci se vogliamo utilizzare questa normativa del green pass per  risolvere il rapporto di lavoro o fare sanzioni disciplinari. Nella regolamentazione – conclude Giovanni Palmisano - sono rientrati anche i lavoratori autonomi, gli artigiani; si  controllerà il pass dell’idraulico che lavora da solo. Anche questo aspetto non è molto chiaro (chi deve controllare?) ma devo dire che, di fatto, già oggi i nostri clienti, di loro iniziativa, ci chiedevano il green pass prima di farci entrare nelle loro case e nelle aziende. Comunque, confrontandoci con i nostri colleghi, anche di altre categorie economiche, abbiamo potuto verificare sia assolutamente giusto. L’unica cosa che come piccole imprese temiamo sono un possibile aggravio di adempimenti,  sanzioni e di costi dei tamponi, ma siamo certi di poter gestite al meglio anche questo compito. (CS)

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