Basket/C - Martina, Lombardo e Terruli rinforzi giovani per la salvezza
Le ultime convincenti prove offerte, tra regular season e playout, dalla Valle D’itria Basket Martina sono coincise con vittorie nette arrivate ai danni dell’Adria Bari e della Diamond Foggia. Grande merito va attribuito anche ai giovanissimi componenti del roster arancio-blu come Roberto Lombardo e Vincenzo Terruli autori, insieme agli altri under martinesi chiamati in causa, di ottime prestazioni a livello personale e di squadra e che confermano l’enorme lavoro svolto dallo staff tecnico di Domenico Terruli, dal settore giovanile fino alla prima squadra.
Roberto Lombardo
Ruolo: guardia
Classe: 1998
D: Ciao Roberto, come giudichi fino ad ora la tua stagione in maglia blu-arancio?
R: Sotto il profilo personale molto buono, cerco di migliorarmi allenamento dopo allenamento per farmi trovare pronto alla prima occasione utile.
D: Pensavi essere riconfermato in prima squadra?
R: È stimolante essere richiamati dopo una stagione, la scorsa, finita male. Per questo sono molto contento di far parte di un gruppo giovane come il nostro, che giorno dopo giorno cerca costantemente di migliorarsi e centrare gli ultimi obiettivi.
D: Che effetto fa esserci riuscito?
R: È il coronamento di tutti i sacrifici fatti per la “palla a spicchi”.
D: Cosa pensi di un altro giovanissimo componente del roster martinese come Vincenzo Terruli?
R: Siamo cresciuti insieme ed è fantastico, dopo tutti questi anni, condividere la stessa passione in campo e con la stessa maglia. Vincenzo è un validissimo giocatore, con grandi margini di miglioramento che sicuramente dimostrerà nei prossimi anni.
D: Come e quando è nata la tua passione per la “palla a spicchi”?
R: Il basket è stata la mia passione sin dall’età di 5 anni, quando i miei fratelli e genitori mi portarono in palestra a conoscere questo splendido sport di cui tutt’ora sono innamorato.
D: Studi?
R: No, ho finito gli studi lo scorso anno e al momento sto cercando di programmare la mia carriera professionale.
D: Il tuo sogno nel cassetto?
R: È stato già un bel sogno giocare per due anni con la canotta della mia città e spero che possa continuare negli anni, ma a un ragazzo giovane come me non si può mai sapere cosa riservi il futuro.
D: Prima di entrare in campo hai delle abitudini scaramantiche?
R: No.
D: Quanto è importante per voi giovani il lavoro svolto da coach Terruli tra prima squadra e settore giovanile?
R: Estremamente importante perché coach Terruli mi ha “cresciuto” cestisticamente e grazie a lui ho avuto esperienze positive anche al di fuori di Martina. Con noi under sta compiendo un grosso e paziente lavoro di inserimento in un contesto di squadra senior e i risultati si vedono già.
D: Quante volte gli fai perdere la pazienza in allenamento?
R: Molte volte.
D: Il tuo nuovo compagno con cui hai più legato?
R: Il compagno con cui ho più legato è Bojan Matic.
D: Il più simpatico?
R: Gianfranco Valentini, che conosco da due anni, anche se è tutto il gruppo a divertirsi spesso assieme per via della giovane età.
D: Il tuo soprannome è?
R: Per alcuni “Lombo”, per altri “Overtime” o ancora “Lombovertime”.
D: Il tuo motto è?
R: “Pain is temporary, Pride is forever”.
D: Che giudizio dai al campionato della Valle D’itria Basket?
R: Do un 7 per il periodo conclusivo che, alla luce delle sei vittorie su sette partite, è un risultato fantastico. Peccato aver perso punti per strada a causa di gare sfumate solo all’ultimo secondo che ci hanno impedito di raggiungere una salvezza tranquilla e, magari, toglierci qualche piccola soddisfazione in più.
D: Un tuo pronostico sulla decisiva sfida playout contro Vieste?
R: Toccando ferro, 2-0 per noi.
D: Cosa prevedi e desideri per il tuo futuro?
Spero di migliorarmi in primis come persona e, successivamente, come giocatore ma se questo non dovesse accadere virerò verso altri obiettivi. Tuttavia come direbbe Flavio Tranquillo: questo GIOCO non lo lascio!
Vincenzo Terruli
Ruolo: playmaker
Classe: 1998
D: Ciao Simone, come giudichi fino ad ora la tua stagione in maglia blu-arancio?
R: Credo di poter dare un giudizio molto positivo riguardo a questa prima mia esperienza in prima squadra perché mi ha permesso di crescere e migliorare sotto molti aspetti.
D: Pensavi di arrivare a giocare in prima squadra?
R: Diciamo che la fortuna di avere un padre come allenatore (coach Terruli, ndr) mi ha permesso quasi sempre di vivere negli ambienti delle prime squadre, il cui raggiungimento è stato il mio primo obiettivo sin da piccolo.
D: Che effetto fa esserci riuscito?
R: È una grande soddisfazione. Soprattutto l’esordio nel derby con Ceglie che da martinese è sempre stata la partita più sentita e anche quella più bella da vedere.
D: Cosa pensi di un altro giovanissimo componente del roster martinese come Roberto Lombardo?
R: Conosco Roberto dall’età di 6 anni, quando abbiamo iniziato a giocare insieme, e il nostro rapporto va oltre il campo.
D: Come e quando è nata la tua passione per la “palla a spicchi”?
R: La mia passione credo sia nata in culla ma, ovviamente, è stato papà a portarmi per la prima volta in palestra e da allora non penso che io sia in grado di allontanarmi dalla “palla a spicchi”.
D: Studi?
R: Sì, sto frequentando l’ultimo anno al Majorana.
D: Il tuo sogno nel cassetto?
R: Il mio sogno lo inseguo ogni giorno in palestra.
D: Prima di entrare in campo hai delle abitudini scaramantiche?
R: Ho molte abitudini propiziatorie ed essendo molto scaramantico non posso confessarle.
D: Quanto è importante per voi giovani, e soprattutto per te, il lavoro svolto da coach Terruli tra prima squadra e settore giovanile?
R: Credo che ognuno di noi debba considerarsi fortunato ad avere il “coach” Terruli come allenatore, in quanto crede molto nel settore giovanile e nelle potenzialità di noi giovani dimostrandolo ogni giorno in campo.
D: Quante volte gli fai perdere la pazienza in allenamento?
R: Diciamo che non ricordo l’ultima volta che non si è arrabbiato con il sottoscritto.
D: Il tuo nuovo compagno con cui hai più legato?
R: Faccio parte di un gruppo fantastico in cui sono riuscito a legare indistintamente con tutti.
D: Il più simpatico?
R: Ovviamente Gianfranco Valentini.
D: Il tuo soprannome è?
R: Non ho mai avuto soprannomi.
D: Il tuo motto è?
R: Crederci sempre, arrendersi mai!
D: Che giudizio dai al campionato della Valle D’itria Basket?
R: Sono molto dispiaciuto per come sia andata questa stagione poiché lottiamo per qualcosa che non ci riguarda e credo che con l’attuale organico, da inizio campionato, saremmo arrivati molto più in alto.
D: Un tuo pronostico sulla decisiva sfida playout contro Vieste?
R: Se affronteremo entrambi le gare al massimo delle nostre potenzialità non avremo problemi a superare anche quest’ultimo ostacolo.
D: Cosa prevedi e desideri per il tuo futuro?
R: Dal punto di vista cestistico spero di potermi costruire una carriera nella pallacanestro ma, al di là di questo, il mio obiettivo prioritario resta quello di realizzarmi come uomo senza abbandonare mai la mia passione.