Falco: "Taranto non è una città per giovani calciatori"

Calcio Varie
Mimmo Nesca
26.12.2015 00:16

Premiato a Pulsano, il calciatore del Bologna ha spiegato: "Per emergere sono dovuto andare a Lecce e Bari..."

L'amministrazione comunale di Pulsano non si è lasciata scappare la grande occasione. Approfittando della pausa natalizia, in un auditorium "Giovanni Paolo II" stracolmo, è stato premiato il giovane Filippo Falco calciatore pulsanese approdato in Serie A in cui ha esordito indossando la maglia del Bologna e collezionando sinora otto presenze. La manifestazione è stata fortemente voluta dal sindaco Giuseppe Ecclesia e dalla consigliera con delega allo sport Marika Mandorino. Visibilmente emozionato, l'attaccante del Bologna ha ringraziato l'amministrazione comunale per il riconoscimento e per la manifestazione organizzata. Falco ha mosso i primi passi da calciatore nei settori giovanili di Bari e Lecce "e non Taranto - ammette con rammarico Falco - perchè nella nostra provincia purtroppo c'è carenza di strutture sportive ed è estremamente difficile per i giovani calciatori farsi strada". 
IL BOLOGNA "Ero ormai certo di lasciare il Lecce in estate per trasferirmi a Frosinone, quando all'improvviso arriva la chiamata del mio procuratore (Andrea Cattoli n.d.r.) che mi dice di preparare le valigie per andare a Bologna. Ho pensato a uno scherzo, ma quando ho capito che era tutto vero sono rimasto felicissimo. Il primo impatto con Delio Rossi è stato tremendo, mi ha chiuso nella sua stanza e dicendomi che se avessi voluto diventare un grande calciatore avrei dovuto sacrificarmi tanto mantenendo sempre la testa sulle spalle". 
CARRIERA FULMINEA Falco ha avuto una carriera fulminea: esperienza in Lega Pro, prima al Pavia e poi al Lecce con i play off persi con il Carpi e finalmente l'esordio in B con la Reggina. Dopo la parentesi con la Juve Stabia, nella passata stagione la consacrazione a Trapani con una strepitosa stagione che gli è valsa la chiamata dalla società felsinea. "Ho iniziato a muovere i primi passi da piccolino, con Novellino e De Luca allenatori. Ho fatto tanti sacrifici, ma oggi sto iniziando a raccogliere i primi frutti". Come ogni calciatore che si rispetti anche Filippo Falco ha i suoi tifosi più affezionati. "Sicuramente mio padre, che ogni tanto viene a vedermi a Bologna, ma solo se gli pago il biglietto aereo (ride); anche la mamma mi segue molto e se sono arrivato a questi livelli devo molto a entrambi: sono stati sempre al mio fianco avallando ogni mia scelta". 
PERGAMENA A chiusura della manifestazione, il sindaco Ecclesia e la consigliera Mandorino hanno donato a Filippo Falco una pergamena e un "pumo" grottagliese in segno di gratitudine di buon augurio per la sua carriera; Filippo, dal canto suo, ha donato allo stesso sindaco la maglia del Bologna rigorosamente"griffata" Falco.

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