Il Museo Etnografico “Majorano” di Taranto riapre le sue porte con un allestimento rinnovato che accompagna i visitatori in un viaggio attraverso arti, giochi, riti e tradizioni della Taranto di un tempo. La nuova esposizione, ospitata nel suggestivo Palazzo Pantaleo, nel cuore della città vecchia, offre un’immersione nella storia e nella cultura tarantina. In partnership con il Comune di Taranto, la gestione è affidata alle cooperative Polisviluppo e Museion, con Pierluca Turnone come direttore dell’area museale.

«È un importante attrattore culturale – afferma Turnone – che raccoglie il patrimonio etnografico e antropologico collezionato dall’insigne studioso Alfredo Majorano, promotore della cultura e delle tradizioni locali». Nato a Taranto nel 1902, Majorano ha dedicato la sua vita alla raccolta di oggetti legati alla memoria e alle tradizioni della città, ora esposti nelle sale del Museo. I visitatori possono esplorare collezioni di ceramiche, presepi, attrezzi agricoli e marittimi, antichi giocattoli e rituali locali, scoprendo la profonda devozione religiosa dei tarantini e il fenomeno del tarantismo.

L’esposizione, curata secondo il progetto scientifico di Alberto Mario Cirese e successivamente affidata a Antonio Basile, si estende su vari spazi del palazzo, tra cui la cucina settecentesca e le scuderie al piano terra. Il Museo è aperto dal martedì alla domenica, con visite guidate previste il sabato alle 16:30 e la domenica alle 11. Il 2 novembre, nell’ambito del festival IT.A.CÀ, è in programma la visita speciale “Ethnos – Le radici di un popolo” alle ore 18, un’occasione per approfondire costumi e tradizioni tarantine.