Arsenale Militare di Taranto (foto Massimo Todaro)
Arsenale Militare di Taranto (foto Massimo Todaro)

La CGIL e la Funzione Pubblica di Taranto hanno inviato una lettera al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, per accendere i riflettori sulla vertenza legata al comparto Difesa nell’area ionica.

La presenza storica dell’Arsenale della Marina Militare di Taranto, insieme a 17 enti e comandi dislocati sul territorio, rischia di essere compromessa da una carenza strutturale di investimenti destinati al personale civile.

“Nonostante i fondi per le ristrutturazioni infrastrutturali siano stati trovati, sul fronte delle assunzioni il blocco del turn-over è ormai la norma” sottolineano Mimmo Sardelli e Giovanni D’Arcangelo, rispettivamente segretario generale della FP CGIL e della CGIL di Taranto.

Il sindacato avverte che le competenze civili rischiano di essere trasferite all’industria privata, determinando un pericoloso processo di privatizzazione dei lavori legati alla manutenzione navale, con ripercussioni sull’autonomia dell’intero sistema di Difesa.

“Si rischia di rendere la Difesa italiana ostaggio dei privati, con conseguenze negative sia in termini economici che strategici” affermano i due sindacalisti.

La CGIL Taranto invita la Regione Puglia a inserire questa vertenza nel più ampio quadro di perdita industriale del territorio, chiedendo un impegno concreto a tutela dei lavoratori e del futuro dell’intero comparto.