Cresce l’imprenditoria femminile a Taranto, ma servono più tutele
Confartigianato: ‘Donne motore dell’economia, ma sostegno è ancora insufficiente’

L’imprenditoria femminile cresce nella provincia di Taranto, con numeri che confermano il ruolo sempre più centrale delle donne nel mondo del lavoro indipendente. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, nel 2024 in Italia si contano 1.307.116 imprese a conduzione femminile, pari al 22,2% del totale, con un trend in crescita negli ultimi cinque anni. L’Italia è inoltre il primo paese europeo per numero di donne occupate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome.
A livello locale, Taranto vanta 12.679 imprese femminili, pari al 24,6% del totale, posizionandosi al 23° posto in Italia e al secondo in Puglia, dietro Foggia. Le imprese artigiane femminili sono invece 1.344 (17,9% del totale), posizionando la provincia al 43° posto a livello nazionale e al primo tra le province pugliesi.
Nonostante questi dati incoraggianti, le donne imprenditrici del territorio evidenziano le difficoltà che ancora ostacolano il loro percorso.
Le testimonianze delle imprenditrici tarantine
“L’imprenditoria femminile è un motore fondamentale dell’economia ed è protagonista di un cambiamento che sta riducendo il gender gap”, afferma Zaira Mastrovito, titolare di un laboratorio di gastronomia a Taranto. “C’è ancora molto da fare: servono politiche di welfare più efficaci che supportino le donne nel conciliare lavoro e famiglia. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire concretamente nel sostegno all’imprenditoria femminile”.
Per Silvia Alfino, artigiana del settore impiantistico, le giovani donne imprenditrici di Taranto sono sempre più numerose e determinate: “Confartigianato Donne Impresa è un punto di riferimento per diffondere il messaggio di un’economia al femminile forte e affidabile. Le donne sono agenti di cambiamento: promuovere la parità di genere e garantire opportunità professionali e di leadership è strategico per la crescita economica e sociale”.
Chi ha iniziato il proprio percorso molti anni fa racconta un’esperienza più complessa. Lucia Locantore, titolare di un pastificio artigianale, spiega: “Non è facile essere donna e imprenditrice a Taranto. Quando ho iniziato, 34 anni fa, c’era molta diffidenza. Ho dovuto lavorare con pazienza, passione e dedizione, mantenendo sempre alta la qualità. Essere donna, purtroppo, rende tutto più complicato”.
Un pensiero condiviso anche da Anna Gigante Scorpati, titolare di un salone di parrucchiere a Ginosa: “Celebriamo tutte le donne imprenditrici che con creatività e coraggio stanno ridefinendo il mercato, innovando i settori e creando opportunità per sé e per gli altri. La donna imprenditrice non è solo un motore di crescita, ma anche un punto di equilibrio tra lavoro e famiglia. Il nostro contributo è essenziale per costruire un futuro più equo e sostenibile”.
L’impegno di Confartigianato
L’auspicio di Confartigianato è che l’8 marzo non sia solo una ricorrenza simbolica, ma un’occasione per accelerare l’attuazione di politiche concrete a sostegno delle imprenditrici. Il Movimento Donne Impresa di Confartigianato continuerà a raccogliere le istanze delle lavoratrici e a lavorare per creare un contesto più favorevole alla crescita dell’imprenditoria femminile.