ASL Taranto: Cgil, Cisl, Uil, ‘Tante domande, poca chiarezza’

CRONACA
22.07.2023 11:58

Con nota indirizzata al Nucleo Ispettivo sanitario pugliese (Nirs), i segretari sindacali territoriali della Funzione Pubblica, Assunta Bisanti (Cgil), Giuseppe Lacorte (Cisl), Giovanni Maldarizzi (Uil) rilevano “la superficialità e l’approssimazione con cui nella Asl Taranto si gestiscono le relazioni sindacali che, spesso ai limiti della irregolarità, stanno caratterizzando l’attività dell’attuale Amministrazione” la quale, oltretutto, dimostra “scarsa attitudine a tutelare gli interessi generali”.

I sindacalisti, a riprova di ciò, mettono in fila una lunga serie di problematicità, più volte dagli stessi sollevate e mai riscontrate, a partire dalla “rotazione del personale dirigenziale, così come prevista dalla legge, cui non è seguita alcuna rassicurazione”dal momento che “l'alternanza tra più professionisti nell'assunzione delle decisioni e nella gestione delle attività nel proprio ambito di responsabilità, favorisce una riduzione del rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni e portatori di interessi a vario titolo” e nonostante un “accordo regionale dello scorso 2 maggio” anche sulla rotazione dei dirigenti, sottoscritto da Cgil Cisl Uil confederali e il Presidente Michele Emiliano.

Dunque, nasce l’esigenza di allontanare quello che potrebbe portare alla mente“il sospetto di meccanismi clientelari”  anche per la mancata “istituzione di un portale unico per la mobilità al fine di monitorare e rendere visibile i trasferimenti interni e interaziendali” nonostante un altro specifico accordo sottoscritto a livello aziendale lo scorso febbraio.

E ancora, si chiedeva un accertamento certosino dei “giudizi di idoneità alla mansione e gli esoneri dalle turnazioni del personale di comparto per razionalizzare le risorse umane presenti nella Asl ed ottimizzarne l’impiego” che non si è concretizzato.

Perdura poi il silenzio sulle proposte sindacali “per stanare gli “abusivi” nei ruoli di Coordinatori infermieristici facenti funzione, dal momento che c’è chi continua ad abusare di mansioni che non gli appartengono e di esoneri dai turni”,  la mancata conoscenza degli “istituti normativi e contrattuali che si stanno adottando per il recupero delle “Liste di Attesa”, ovvero la provenienza delle risorse economiche necessarie ma, soprattutto, chi ne beneficia e come“.

Nella nota al Nisr i sindacati denunciando, inoltre “che alcuni noti nella Asl Ta possono cambiare categoria passando da un ufficio ad un altro” nonostante la Asl non abbia avviato manifestazioni di interesse e che“in caso di più domande si deve procedere alla selezione interna con comparazione dei curriculum e riserva di colloquio di verifica attitudinale”.

Si cita lo “strano percorso fatto fare a un infermiere al di fuori dei reparti ospedalieri e delle attività sanitarie, assunto all’inizio del 2022 in piena emergenza Covid e accomodato dietro una scrivania”  mentre “il tempo passa, nei reparti la carenza infermieristica resta, eppure qualche fortunato può rimanere lontano dai malati e nessuno è in grado di dire dove sono finite le oltre 800 assunzioni effettuate durante l’emergenza Covid“.

Persino in tema di contrasto ad “una gestione poco chiara dei posteggi all’interno del Presidio Ospedaliero SS. Annunziata” il management della Asl ignora le proposte sindacali che denunciano da tempo la concessione di“comodi parcheggi negli spazi dedicati al Servizio di Emergenza urgenza 118 e ad altri mezzi di emergenza“.

Si conclude, dunque, la nota sindacale, chiedendo di voler capire, insieme con l’opinione pubblica “a chi e perché fa paura la trasparenza nella Asl Ta”.

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