Taranto: Giove si rassegni, il logo non si può cambiare
Questa società sembra aver deciso di scavare un solco sempre più profondo tra se stessa e i propri tifosi
Uno schiaffo, sì proprio uno schiaffo quello che l’attuale società intende dare alla tifoseria con in testa l’APS Taras 706 a.C. Un affronto a 360° che va da chi, per statuto, ha dei diritti speciali sulla scelta di quel logo, ai tifosi che se lo sono scelto democraticamente con un sondaggio. Una decisione di cui non si sentiva alcun bisogno, inutile nella forma e nella sostanza. Ma tant’è, la strategia di questa società sembra oramai quella di scavare un solco sempre più profondo tra se stessa e i propri tifosi. Una strategia ben poco comprensibile ai più, che sembra dettata unicamente da altrettanto incomprensibili voglie di rivalsa nei confronti di qualcuno o qualcosa. Questa volta l’obiettivo sembra essere proprio l’ex Fondazione Taras che l’attuale logo lo ha preteso, facendo valere lo Statuto del Taranto Fc, in sostituzione di un logo inoltrato “nottetempo” dal Presidente Giove. Un logo decisamente bruttino quello che era stato introdotto dalla Società e che la APS Taras ha voluto (giustamente) ridisegnare attraverso un contest internazionale con il coinvolgimento di artisti di tutti il mondo. I loghi pervenuti sono stati poi selezionati e sottoposti alla votazione dell’intera tifoseria, con tanto di presentazione ufficiale in una cerimonia. Una cosa fatta bene, non c’è che dire. Così bene che forse è risultata fastidiosa per organizzazione ed efficienza dimostrata. Il logo è stato poi registrato dalla APS Taras che ne ha concesso l’uso esclusivo alla società per lo sfruttamento commerciale e i relativi introiti. Sia l’ex Fondazione Taras che l’attuale Taras non hanno mai lucrato un centesimo di euro sul logo e sicuramente mai lo faranno (avendone peraltro concesso l’esclusiva), e il fatto che ne siano i titolari in esclusiva presso la camera di commercio è una cosa che dovrebbe far stare tranquilli tutti. Qualunque cosa dovesse accadere a questa società, il logo sarà sempre e comunque salvo e potrà continuare a essere utilizzato da chi subentra.
Perché tutto questo allora? Perché il proprietario del pallone, se per capriccio le cose non gli stanno più bene, fa interrompere la partita, si riprende il pallone e se ne va a giocare in cameretta da solo in attesa che qualcuno lo richiami.