Taranto: Pieroni, "Fu un errore accettare in Serie D..."
Chiamato in causa da Fabrizio Nardoni con il suo ultimo comunicato, Ermanno Pieroni fornisce la sua versione dei fatti con una nota inviata alla nostra redazione "Era inizio estate 2013 - ci scrive -. Tornavo dalla Spagna per lavoro. Ero stato a Cadice al Trofeo Carranza per visionare un calciatore per una importante società europea. Al mio arrivo a Fiumicino erano ad attendermi la Dott.ssa Zelatore, l'avvocato Bongiovanni, Emanuele Palalia e Francesco Cosa. Non nascondo il piacere di trovarli ed abbracciarli dopo tanti anni. Mi proposero di interessarmi della supervisione tecnica del Taranto Calcio, da loro gestito con altri Imprenditori tarantini, che sarebbe dovuto ripartire dalla Serie D. Feci subito presente che non conoscevo molto bene questa categoria, ma comunque mi feci ancora una volta attrarre dalla"sirena" Taranto che in me ha sempre suscitato un certo fascino, memore soprattutto dei bei periodi trascorsi nella Città dei due Mari a me rimasta sempre cara. Accettai ad una condizione: che fossero inserite altre figure professionali (Dr Tambone alla segreteria, Giovanni Spinelli al settore giovanile ed un referente tecnico, i quali avrebbero dovuto rispondere alla Proprietà. Sbagliai nella proposta del referente tecnico in quanto si poteva e si doveva fare meglio. Fu stabilito un compenso economico per l'intera stagione di 4500 o 5000 euro ( non ricordo bene) sottoscrivendo successivamente un accordo tra le parti che non so da chi sia stato preparato. Ho ammesso pubblicamente di avere sbagliato ad accettare allora, spinto soprattutto dal" cuore" e non dalla "ragione". Non me l'ero sentita di dire no a persone delle quali avevo e tuttora nutro nei loro confronti sentimenti di rispetto e stima. Non conosco personalmente il Sig Nardoni e non conosco eventuali incomprensioni o diatribe. Mi auguro però vivamente, qualunque sia la Società', di poter un giorno applaudire il ritorno del Taranto nella categoria che merita la città ed i suoi impareggiabili sportivi rossoblu. Con la speranza nel cuore che: chissa' che un giorno non possa onorare di nuovo quella gloriosa maglia. Ermanno Pieroni".