Wedding Confcommercio Taranto: ‘Vogliamo certezze per ripartire’

Venerdì 26 marzo, manifestazione pubblica in contemporanea con altre piazze italiane

CRONACA
25.03.2021 16:21

Taranto scende in piazza per la mobilitazione nazionale delle imprese del wedding. Venerdì 26 marzo, da nord a sud, ‘Insieme per il wedding’: l’indotto del settore  manifesta nelle piazze italiane per gridare, con una sola voce ‘Vogliamo certezze per ripartire’. Un tema quello della ripartenza e del riavvio in totale sicurezza dell’intero indotto del wedding che Confcommercio, unitamente ad AssoEventi Confindustria, ha portato da mesi sui tavoli nazionali e regionali. Gli operatori hanno chiesto un piano ad hoc che permetta la riapertura delle sale e la realizzazione dei matrimoni in sicurezza e che consenta di pianificare con serenità gli eventi. Ora si attende che il CTS, il comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute, metta a punto un protocollo delle direttive da adottare per pianificare i ricevimenti di nozze. “L’anno scorso l’emergenza sanitaria in Puglia ha fatto saltare l’85% dei matrimoni, non eravamo preparati e abbiamo perso almeno un paio di mesi, dall’ordinanza della  Regione del  15 giugno. Non vorremmo che - spiega il presidente provinciale della categoria Wedding Confcommercio, Enea Fanelli - in assenza di direttive chiare, quando la Puglia uscirà dalla zona rossa e le condizioni sanitarie consentiranno una ripresa delle attività, si ripetesse l’identica situazione, e perdessimo mesi preziosi per comprendere  come ripartire. Un matrimonio non si può organizzare in poche settimane, necessita di una programmazione di almeno un paio di mesi. Ecco perché l’indotto del wedding insiste sui protocolli di sicurezza, sulla definizione di regole chiare e certe che ci consentano di ripartire con serenità”. La maggior parte delle coppie che ha scelto di sposarsi nel 2021 è quella che nel 2020 ha rinviato il matrimonio, le tipologie di attività e professionalità dell’indotto sono molteplici, il settore del wedding coinvolge il commercio, l’artigianato, il turismo con fatturati a oggi ridotti al 90%. La Puglia è una regione in forte crescita nella top ten delle mete matrimoniali, una ragione in più, sottolineano le imprese del settore, per rivendicare attenzione e la giusta interlocuzione con il Governo nazionale. Intanto anche sul fronte Ristori, le aspettative degli operatori sono andate deluse: “I codici Ateconello scorso decreto - conferma il presidente Fanelli - ci avevano tagliati fuori, in quest’ultimo anche il wedding è rientrato, ma riteniamo che i ristori siano assolutamente inadeguati, a compensare la seppur minima parte delle perdite“. Domani intanto, il settore scende in piazza alle ore 10.00 alla Rotonda del Lungomare di Taranto. (Comunicato stampa) 

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