Taranto, conclusa l’edizione pilota del Festival delle Periferie
Conclusa l’edizione pilota del Festival delle Periferie. Per la prima volta i quartierisono stati al centro dell’attività culturale tarantina, grazie alla manifestazione organizzata dall'associazione Contaminazioni, dal 27 al 29 settembre, nei Tamburi e in Città Vecchia.
Supportato dal Comune di Taranto nell'ambito del Bando Periferie 2024, e dalla startup tarantina Asymmetrica, il Festival delle Periferie ha registrato grande entusiasmo e partecipazione, morivo per questo l’ideatrice e direttrice del Festival Tiziana Magrì ringrazia tutti gli attori coinvolti.
«Voglio ringraziare – ha detto Magrì - tutti i protagonisti e gli amici del Festival delle Periferie, per aver reso possibile questa straordinaria edizione pilota. È stato un viaggio emozionante, un'esperienza incredibile che ci ha permesso di far vibrare le nostre periferie, di farle risuonare di cultura, di arte, di vita. Grazie a tutti i partner, in primis alla start up tarantina Asymmetrica che ha cofinanziato la manifestazione. Grazie agli sponsor, alle istituzioni come l'amministrazionecomunale, gli stakeholder, professionisti, imprenditori e operatori che hanno creduto e sostenuto in noi, accettando di dare avvio a questa sfida, frutto di anni di competenze acquisite sul campo e dell'ascolto del territorio».
Ringrazia i direttori delle varie aree e gli artisti che hanno reso possibile la riuscita di ogni spettacolo: «Grazie a tutti voi – ha continuato Magrì – artisti danzanti, musicali e teatrali, che con levostre performance avete incantato e commosso gli utenti, ai volontari che con il loro impegno hanno reso tutto possibile trasformando i quartieri in laboratori di puro fermento artistico. Avete messo a disposizione la vostra arte, non temendo i palchi più complessi come le strade di periferie».
Magrì ringrazia anche i professionisti e gli addetti ai lavori che hanno partecipato ai vari dibattiti: «Questo Festival è stato un piccolo seme piantato nel cuore della nostra città, un seme che spero germoglierà e crescerà, portando con sé nuovi progetti, nuove idee, nuove speranze. Grazie a tutti voi, il Festival delle Periferie è stato un successo. Ma il vero successo è aver creato un momento di incontro, di scambio, di confronto. Un momento in cui abbiamo sentito di appartenere a una comunità più grande, a una città che ha bisogno di noi e che noi abbiamo bisogno di lei. Grazie di cuore a tutti»
La direttrice del Festival delle Periferie ringrazia anche i cittadini, accorsi numerosi, a ogni evento: «Grazie a voi, cittadini che avete partecipato numerosi e che avete riempito le piazze, aperto i vostri cuori e le vostre menti. In questi giorni abbiamo riso, abbiamo ballato, abbiamo riflettuto insieme. Abbiamo parlato di città, di periferie, di rigenerazione urbana. Abbiamo capito che le periferie non sono solo luoghi, ma sono comunità, sono storie, sono futuro» conclude.
Il Festival delle Periferie si è sviluppato attorno a due nuclei tematici: “TAM TAM - Arti Performative Partecipate di Strada” e “Hello, Socrate! La filosofia della città”, con un ricco programma di rassegne cinematografiche, spettacoli dal vivo di musicisti, attori, giocolieri e danzatori, alternati a momenti di dibattito incentrati sulla riflessione culturale e filosofica.
Per l'occasione, le piazze principali e alcuni edifici ecclesiastici, come la Chiesa Gesù Divin Lavoratore ai Tamburi, si sono trasformati in agorà pubbliche che, alla presenza di esperti e professionisti, hanno accesso i riflettori su tematiche e argomenti improntati alla rigenerazione urbana. Quest’ultima non dev’essere intesa solo come trasformazione fisica, ma anche come riqualificazione delle relazioni sociali e del senso di comunità nelle periferie.
Gli incontri hanno visto una numerosa partecipazione del pubblico, come è avvenuto sabato 29 presso il Sagrato della Chiesa Gesù Divin Lavoratore, con i dibattiti “Periferie: Filosofia, Identità e Sogno di Comunità” e “Creatività e Rigenerazione: L'Arte come Strumento di Riscatto delle Periferie”.
Qui sono intervenuti la docente dell'Università di Foggia Alessandra Beccarisi, il professore della Lumsa Fabio Mancini, padre Angelo Cassano dell'associazione Libera Puglia, la docente dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria Laura Marchetti, il presidente del Centro" Sviluppo Creativo Danilo Dolci" Amico Dolci, l'architetto Antonella Carella, l’amministratore di Arca JonicaDenny Pascarella, il CEO di Asymmetrica Marco Capani e il curatore urbano di G.U.L.I.A Giacomo Marinaro.
L'impegno a favore dei diritti civili, della giustizia sociale e dello sviluppo delle comunità emarginate era anche la missione del "Gandhi italiano", il noto sociologo, attivista, educatore e poeta Danilo Dolci. A lui sono stati dedicati questa edizione pilota del Festival delle Periferie e l'installazione ambientale dell'artista tarantino Giulio De Mitri. L'opera site-specific, "Abitare la periferia. Omaggio a Danilo Dolci", è stata presentata durante l'inaugurazione, in concomitanza con la "Notte dei Ricercatori Europei" venerdì 27, presso il Conservatorio Musicale G. Paisiello.
Alla presentazione, che ha riscosso grande entusiasmo, hanno partecipato anche il figlio del sociologoAmico Dolci, nonché presidente del Centro "Sviluppo Creativo Danilo Dolci", il quale ha raccontato all'autore Giuse Alemanno la straordinaria storia di suo padre, la vocazione nell'aiutare il prossimo e i metodi educativi con cui ha condotto le sue lotte non violente, divulgandoli nelle scuole per adulti e bambini. Tra le varie attività di studio e ricerca, Dolci ha sperimentato metodi educativi innovativi, basati sul dialogo e sulla partecipazione attiva, ispirandosi alle teorie dell'educatore brasiliano Paulo Freire.
La presentazione dell’opera di De Mitri è stata anche un’opportunità, per la start up Asymmetrica,di lanciare una serie esclusiva di NFT, attraverso una reinterpretazione digitale che ha consentito ai collezionisti di possedere frammenti unici dell'installazione. È stata anche un’occasione unica e imperdibile perchè l'arte tradizionale ha incontrato il mondo tecnologico, della blockchain, creando un ponte tra passato e futuro.
Le arti performative e il dialogo filosofico sono potenti strumenti per rigenerare i quartieri perifericie promuovere un vero cambiamento sociale. E questa rivoluzione, a Taranto, interessa soprattutto e indistintamente ogni fascia d’età. Motivo per cui il Festival delle Periferie ha organizzato anche per i più piccoli diversi laboratori ludico motori, come “La mia città a colori” o “Emozionarsi attraverso il gioco e la fantasia”, svoltisi nell’arco delle tre giornate, nei quartieri Città Vecchia e Tamburi. Qui i bambini hanno sperimentato e imparato anche qualcosa in più sulle tradizioni nostrane, vivendo insieme momenti di allegria e spensieratezza.
Il Festival delle Periferie, infatti, è stata anche una grande festa, in cui divertimento e sorrisi non sono mai mancati. Tantissimi ragazzi e famiglie hanno preso parte agli appuntamenti dedicati alle competizioni ed esibizioni musicali, danzanti, teatrali e di arte urbana. Si pensi al successo, di sabato 28, della competizione canora “Urban Flow - Rap & Freestyle Battle” in cui giovani artisti, della scena emergente urban, hanno infiammato il palco di Piazza Masaccio sfidandosi a colpi di rime e freestyle.
La competizione è stata organizzata e curata dall’artista tarantino Fido Guido. C’è stata anche una grande adesione, del pubblico più adulto, venerdì 27 in Città Vecchiaper lo spettacolo di Donpasta. Quest’ultimo è stato definito dal New York Times come «uno degli attivisti del cibo più inventivi al mondo» ed è giunto nella Città dei Due Mari per dedicarle laperformance "Taranto Food Remix: Omaggio ai Pescatori di Taranto Vecchia", in cui haintrecciato racconti di vita dei pescatori, di tradizioni e storie legate al mare. Lo spettacolo è stato accompagnato da una selezione musicale su vinile e da degustazione di prodotti enogastronomici e prelibatezze locali.
Anche le piazze, Masaccio e Gesù Divin Lavoratore, sono diventate dei palchi a cielo aperto con le esibizioni di danza contemporanea. Basti ricordare il talento degli impeccabili allievi della scuola “Dance with me” e dei ballerini dell’associazione Be Swing, in scena col “Clandestino Show”. Protagonisti delle performance di arti urbane, invece, sono stati Priska con “Magiche Bolle”, ManuCircus con il “Delirium Show”, Furios, Giù di Meo e Tommaso Massarelli con il “Furios Fire Show” e Mr Distratto con lo spettacolo “Magicamente Comico & Squilibrato”.
Incredibili le prestazioni di giocoleria dell’artista Quentin Giocoliere e la coreografia, di danza aerea, della ballerina Annalisa Caputo. Hanno riscosso anche molta partecipazione le performance teatrali, come “Non c’è Benni, grazie!” degli attori Barbara Galeandro e Giuseppe CalamunciManitta, “Effetto Domino” di Giuse Alemanno e “Dal cinema Rex al Teatro Fusco” di Stefano Zizzi. Quest’ultimo ha portato il pubblico a riflettere, sulla storia e l’evoluzione del teatro locale, con arguta sincerità e un pizzico di ironia.
Grazie al Festival delle Periferie si è potuto conversare e, al tempo stesso, godere del buon cinema. “La Grande Bellezza” è stata la prima rassegna cinematografica, parte del cartellone del Festival delle Periferie, che è stata realizzata in un quartiere periferico come i Tamburi. Sabato 28 nell’oratorio, della Chiesa Gesù Divin Lavoratore, sono stati proiettati i corti, riguardanti tematiche ambientali e sociali, dal titolo “Codice Bianco Limite di Zona. Con Beuys per una pedagogia della Speranza” di Giulio De Mitri, “Spazzi” di Giorgio Di Palma, Dario Miale e Giuseppe Calamunci Manitta e “Cara Alice” di Gabriele Armenise.
Si è dato anche spazio alla formazione e alla lettura, del filone "Hello, Socrate!", con gli incontri negli istituti scolastici. In particolare, venerdì 27 sia nel Teatro della Scuola Consiglio sia nella Palestra Scuola Giusti, gli autori Gianluca Caporaso de “Il Signor Conchiglia” e Massimo Gerardo Carrese de “Il Grande Libro della Fantasia” hanno cercato di portare la filosofia e le nozioni di pensiero critico tra i banchi di scuola.
Tutti gli eventi del cartellone sono stati gratuiti e aperti a chiunque del pubblico. Il Festival delle Periferie è organizzato dall’associazione Contaminazioni. La direzione artistica e l’ideazione del Festival e il concept concettuale sono a cura di Tiziana Magri, le grafiche di Angela Torzillo e le illustrazioni di Carlotta Mascolo. Le responsabili della comunicazione social sono Rosaria Scialpi e Miriana Quattromini, mentre l’ufficio stampa è affidato a Maria D’Urso. Il video maker è Gabriele Papa e la fotografia è curata da Pierfrancesco LaFratta.
Il Festival delle Periferie è supportato dal Comune di Taranto nell'ambito del Bando Periferie 2024 e dalla startup tarantina Asymmetrica, con il patrocinio del Dipartimento Turismo, Economia Della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, del Teatro Pubblico Pugliese, dell’ARCI Ragazzi Nazionale e del Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Trust e Gulìa Urbana.