Dopo Martina Franca, Piergiuseppe Sapio riparte dalla Serie B
Accompagnare ragazzi in serie A e ritrovarsi a vivere una nuova avventura che, prato, verrà svelata. A distanza di due mesi dalla semifinale scudetto contro il Pisa, Piergiuseppe Sapio torna a parlare esclusivamente di se stesso. Tanti i giocatori volati in massima serie e cadetteria, così come in Lega Pro. Ora, però, l'ex Direttore responsabile del settore giovanile del Martina, ripercorre quelle tappe che in 60 giorni hanno cambiato la sua vita.
"Impossibile dimenticare le emozioni di un gruppo fantastico - spiega Sapio -. In 9 mesi è successo davvero qualcosa di magico. Si è partiti ad agosto con tante speranze, si è arrivati a giugno con un pizzico di delusione per la mancata finale alla nostra portata. Però siamo cresciuti tutti, ragazzi e staff. Ora è il momento di ricominciare senza lacrime ma consapevoli di quanto fatto fino ad ora".
Una forza che ha permesso a Sapio di superare tantissime difficoltà. "Si è detto tanto ma credo dei ringraziamenti vadano fatti. Al comune di Maruggio, ad Antonio Melpignano col suo Molo Sant'Eligio, a Studio 100 per la copertura totale di partite e trasmissioni di approfondimento. Ci siamo sentiti come, o forse meglio, di una prima squadra. Il merito è loro e dei ragazzi, unici".
Ed ecco che la barra si sposta sul mercato effettuato da Sapio. "Avevo un debito morare nei loro confronti. L'ho saldato in pieno perché volevo che ognuno di loro avesse la possibilità di ricordarmi non solo come direttore ma come uomo. Cardamone al Torino è stato emozionante, per non parlare di Verdicchio e Diana a Empoli e Pescara. Iezzi alla Pro Vercelli, Esposito all’Avellino, Felicetti al Vicenza, Mazzella al Napoli, Mazza al Palermo e poi De Iudicibus alla Virtus Francavilla. Sono alcune operazioni che hanno contraddistinto una estate votata a chi ha contribuito al mio sogno. Peccato, volevo continuare con loro in prima squadra. Ma non è stato possibile viverle col Martina".
Ed ecco che lo sguardo di Sapio accenna alla malinconia: Dg in Lega Pro solo sulla carta. "Quando mi proposero la nuova carica ho accettato immediatamente. Il mio compito era esclusivamente sportivo, trovare l'allenatore e costruire un gruppo giocatori atto a raggiungere la salvezza. Era tutto tranquillo finché non mi hanno prospettato delle difficoltà nell'iscrizione. Ho cercato di dare il mio contributo, ma tutto è stato vano perché c'erano problemi più grandi di quello pensavo in un primo momento. Sinceramente più di allacciare contatti non si poteva è la crisi è terminata con la fine del professionismo. Peccato perché al rientro da Cesena-confessa Sapio- avevamo pronto tutto il nuovo staff tecnico, le prime conferme e i primi acquisti. Ragazzi giovani che potevano far bene. Invece tutte le speranze hanno cozzato con una realtà che era impossibile ripulire in poco tempo".
E ora cosa accade a Sapio?. " Sto tornando anche io al lavoro. Non posso dire con. Che club ricomincio ma posso dire che riparto dalla serie B. È bello poter vivere questa nuova avventura, col dispiacere di non avere il mio staff al fianco. Se sarà possibile, in futuro, ho un sogno: poter ritrovare tutti coloro che mi hanno portato fin qui per poter riprendere un bel percorso. Una speranza che se si concretizzerà potrà permettermi di vivere, con maggiore maturità, l'avventura lasciata a Martina". Nessun rimpianto perché il nuovo percorso di Sapio rappresenta una nuova sfida da cercare di vincere a tutti i costi.