Ordinanza caldo: la CGIL plaude al Comune di Taranto
Il Comune di Taranto ha emesso un'ordinanza che vieta il lavoro faticoso e all'aperto nei giorni di caldo estremo. Questa iniziativa è stata accolta favorevolmente dalla CGIL, che la considera una significativa dimostrazione di attenzione verso i lavoratori a rischio.
Taranto è stata identificata come la città più calda d'Italia, come confermato da varie fonti meteorologiche. L'ordinanza del sindaco, emanata per il secondo anno consecutivo, è parte del progetto “Worklimate 2.0” di INAIL e CNR, volto a salvaguardare i lavoratori dai pericoli delle temperature elevate.
Giovanni D’Arcangelo, segretario generale della CGIL di Taranto, ha sottolineato l'importanza di estendere questa buona pratica a tutti i comuni della provincia. L'ordinanza protegge chi lavora nei campi, nei cantieri edili, nei vivai, nei servizi di pulizia e nello smaltimento dei rifiuti, riducendo il rischio di malori o decessi improvvisi.
Francesco Bardinella, segretario generale della FILLEA CGIL di Taranto, ha evidenziato la necessità di un intervento normativo nazionale per includere la cassa integrazione per eventi climatici esterni al limite delle 52 settimane. Bardinella ha anche chiesto alle imprese di rispettare l'ordinanza e alle stazioni appaltanti di vigilare sull'adempimento delle prescrizioni, tenendo conto di eventuali ritardi nei lavori.
Questa misura rappresenta un passo importante nella protezione dei lavoratori esposti ai rischi climatici, sperando che possa fungere da esempio per interventi simili su scala nazionale.