Taranto: Calvano, ‘A 30 anni sono ancora ambizioso’

Il centrocampista: ‘Voglio tornare a giocare in B, magari in rossoblu’

Simone Calvano
TARANTO
09.08.2023 10:38

(di Anthony Carrano) Il Taranto lavora duramente nel ritiro di Cascia. Tra i volti nuovi della squadra rossoblù c’è Simone Calvano, classe 93 in grado con la sua esperienza di spostare gli equilibri del centrocampo ionico. Intervistato dal Corriere Dello Sport, il mediano si racconta tra presente e futuro.

GRUPPO IMPORTANTE: “Ho avuto sin dall’inizio sensazioni positive. Al mio arrivo ho trovato un gruppo sano e motivato, che ha voglia di lavorare. I calciatori riconfermati conoscono già le direttive del tecnico, noi nuovi le stiamo apprendendo. In ogni caso, credo stia procedendo tutto per il meglio”.

CARATTERISTICHE E RUOLO: “Sono principalmente un centrocampista d’interdizione, ma ho ricoperto diversi ruoli, compreso quello di play. Sono qui per mettere a disposizione le mie qualità in base a ciò che serve perché il Taranto possa rendere al meglio. Dimenticavo, non sono un goleador (sorride ndr). Ritengo, però, che con il mister chiunque possa avere una crescita importante sia in termini di quantità che di qualità: la rosa non è ancora al completo, ma la società finora si è comportata egregiamente”.

RITROVARE L’ENTUSIASMO: “Abbiamo accettato Taranto con l’intento di disputare un campionato importante. Spero che la tifoseria ritrovi quanto prima il giusto entusiasmo, ma siamo consapevoli che non sempre siano sufficienti i nomi affinchè questo avvenga. Il calcio, soprattutto al Sud, è parecchio umorale e vogliamo il calore che questa gente ha sempre garantito alla squadra nel corso degli anni. Dovremo essere credibili”.

CONVINZIONE TARANTO: “Con la Pro Vercelli ero legato fino al 2024 e si era parlato di un possibile prolungamento, ma non è avvenuto e ho iniziato a guardarmi intorno. Il Taranto mi ha voluto fortemente e non appena si è presentata questa opportunità ho accettato senza indugio. Torno al Sud dopo l’esperienza con la Juve Stabia e non vedo l’ora di scendere in campo”.

ESPERIENZA IN SERIE A: “Quella nella massima serie con il Verona è stata un’esperienza straordinaria, ma a 30 anni ho ancora l’ambizione di poter tornare a essere protagonista in palcoscenici importanti”.

CAPUANO: “E’ un allenatore estremamente professionale ed esigente: basta poco per capire che mastica calcio da anni e che non lascia nulla al caso curando ogni minimo dettaglio. Ti chiede tanto e riesce a stimolarti nella maniera giusta”

QUALITÀ: “Vannucchi, Antonini e Ferrara mi hanno impressionato, secondo me sono pronti per il salto in Serie B, anche se spero fortemente che possano rimanere con noi perché sono importanti per il progetto Taranto”.

PARERE SUI GIOVANI: “Ce ne sono diversi interessanti: se dovessero riuscire a emergere potrebbero consacrarsi nel calcio professionistico in pochissimo tempo”.

IMPORTANTI OBIETTIVI: “Ripeto, ho ancora l’ambizione di giocare quantomeno in Serie B e centrarla con il Taranto avrebbe sicuramente un sapore speciale. Non lo so se accadrà, però il fenomeno Lecco deve essere un monito per chiunque: è sempre il rettangolo verde a decidere, il resto conta relativamente”.

Alla scoperta di Simone Calvano (di Tullio Luccarelli) 

Colpo di categoria per il Taranto di Capuano; dalla Pro Vercelli arriva, a titolo definitivo, il centrocampista Simone Calvano. Per lui contratto biennale.

Il nativo di Milano è una mezzala che può essere impiegato, all’occorrenza, anche come mediano. Classe 1993, Calvano ha mosso i primi passi nella Primavera del Milan, vincendo una Coppa Italia di categoria nel 2009/2010. Dal 2013 diviene di proprietà dell’Hellas Verona, la quale lo girerà in prestito a svariati club di Serie C, dapprima al San Marino, per poi approdare, in ordine di successione, all’Albinoleffe (undici presenze e due reti in serie C1), Pistoiese (trentacinque presenze e due reti), Teramo (dodici allacciate di scarpe), Tuttocuoio (quindici presenze) e Reggiana (ventotto presenze).
Nelle stagioni 2017/2018 e 2018/2019 veste la maglia dell’Hellas Verona: nel primo anno scaligero scende in campo quindici volte in Serie A, mentre nella successiva stagione raccoglie due sole presenze in Serie B.

Dopo questa parentesi gialloblù, Calvano viene nuovamente spedito in prestito al Padova (tredici presenze) e alla Juve Stabia (diciotto presenze e una rete all’attivo) in Serie B, per poi accasarsi, nelle ultime tre stagioni, alla Triestina (quarantanove presenze e due reti in due stagioni) e alla Pro Vercelli (trentuno presenze e una rete nell’annata sportiva appena conclusa).

In totale ha raccolto centocinquantanove presenze, sette reti e otto assist in Serie C. Dati questi che confermano la propensione offensiva come punto a favore, ma che forniscono un ulteriore dato: Calvano è sempre stato il fulcro di ogni squadra di cui ha indossato la maglia. Dai suoi piedi passavano le ripartenze e le costruzioni di manovra.

Calvano si candida fortemente ad essere uno dei titolari nel centrocampo ionico, portando in dote regia, esperienza e conoscenza della categoria.

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