Virtus Taranto: Cordola, ‘La felicità negli occhi dei bambini riempie il cuore’
Mimmo Cordola è uno dei tecnici più preparati della Virtus Taranto. Un elemento fondamentale nella crescita di una società che punta sempre al meglio per i propri tesserati. Nonostante le problematiche causate dalla pandemia, quanto è cresciuta la Virtus Taranto? "Ormai è una realtà consolidata che di anno in anno va sempre migliorando sotto tutti i punti di vista. Nonostante il Covid, possiamo ritenerci soddisfatti del nostro lavoro. D'altronde, quando si rema tutti nella stessa direzione, parlo di staff, mister e società, non può che andar bene". Come vi state rapportando con i bambini per mantenere sempre alte le motivazioni? "Non è stato per niente facile. Appena abbiamo saputo che avremmo dovuto lavorare a livello individuale è partita la macchina Virtus: allenamenti a distanza propedeutici, in modo che i bambini possamo imparare divertendosi. imparino. Lavoriamo così da quattro mesi con presenze assidue negli allenamenti". Il supporto di un tecnico preparato come Fabio Buonafede quanto ti sta aiutando a crescere come tecnico? "Lavoro con Fabio da dieci anni, prima da giocatore ora come tecnico. Massima serietà e organizzazione davanti a tutto, poi ci confrontiamo in maniera fattiva per la crescita della società. Inoltre, c’è massima fiducia, quindi tutto ciò che ritengo fondamentale lo ritrovo nella mia società". La serenità nei rapporti tra allenatori, scuola calcio e genitori quanto influisce nella crescita dei bambini? "È fondamentale. Fabio ha fatto in modo che tutti gli allenatori avessero lo stesso fine: i bambini devono imparare a giocare a calcio, non a vincere. Lavorando su questo aspetto, anche ai genitori la prendono serenamente. Che si vinca o si perda, alla base deve esserci sempre il divertimento. Con questa mentalità, il bambino cresce e non si abbatte. Vorrei ringraziare i genitori, con i quali si è instaurato un rapporto di stima e fiducia". Quanto manca la partita ai bambini? Ritieni sia stato corretto rimandare ulteriormente il ritorno alla normalità? "La partita ai bambini manca tantissimo e questo fa stare male anche a me. Non vedo l'ora si torni alla normalità, perché la felicità negli occhi dei bambini ti riempie il cuore". (Comunicato stampa)