La Procura di Rieti ha avviato un'indagine per reati fiscali ai danni del presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre. Secondo Il Tempo, il numero uno del club umbro, proprietario del marchio Frankie Garage, avrebbe creato fatture false per finanziare il Perugia Calcio. Il nucleo della polizia tributaria di Roma della guardia di finanza ha effettuato una serie di perquisizioni a Roma, Latina e Perugia: l'accusa è quella di aver creato un gruppo di società operanti nel settore del commercio di abbigliamento all'ingrosso e al dettaglio, tutte collegate al marchio Frankie Garage. A capo di tali società sarebbero state messe due "teste di legno" (prestanome) le quali avrebbero emesso tra loro fatture false per un totale di novanta milioni di euro, al fine di ottenere indebiti vantaggi fiscali. Tali reati sarebbero stati compiuti dal 2011 al 2015.

Nel corso di una conferenza stampa, Santopadre ha minimizzato la questione: "Si tratta di ispezioni che la Gdf ha svolto nelle mie aziende, compreso il Perugia calcio dove non è stato riscontrato nulla. Le società intestate alle persone citate sono state cedute agli attuali titolari e non ho nulla da temere. I 90 milioni riportati dall’articolo de “Il Tempo” sono il totale dei fatturati degli ultimi anni dell’azienda e non certo fatture false. A maggior ragione, non ci sono legami tra questa vicenda e qualsiasi movimento finanziario del Perugia. La mia vicenda è una di quelle normalissime che di certo non meriterebbero l’evidenza dei giornali, ma essendo io personaggio pubblico, come sempre, si è verificata un amplificazione straordinaria. Ai tifosi dico di continuare a fare quello che hanno fatto fino a oggi, niente cambia nei programmi del Perugia che ha davanti a se impegni importanti ed è un’azienda modello. Nessun timore se non quello di non perdere tempo e denaro in lunghe vicende legali che potrebbero concludersi anche fra qualche anno".

Nella foto umbria24.it: Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia Calcio