Serie A: Inter-Juventus del 2018 finisce in procura
Dopo l’intervista de Il Mattino a Giuseppe Pecoraro, ex procuratore della Figc
Non è finita qui, perché i fatti risalenti al 2018 relativi a Inter-Juventus, tornati prepotentemente di moda dopo l’intervista concessa dall’ex Procuratore federale Giuseppe Pecoraro a “Il Mattino” uscita ieri, finiranno in un esposto che sarà consegnato nei prossimi giorni alle Procure della Repubblica di Milano e Roma (lo si può fare, in epoca Covid-19, via PEC o anche di persona, in quest’ultimo caso prendendo un appuntamento). A Milano per competenza territoriale (si giocava a San Siro), a Roma perché nel caso i pubblici ministeri riscontrassero delle anomalie, la sede legale di Federcalcio e AIA (Associazione Italiana Arbitri) si trova appunto nella Capitale. Tutto verte su quell’Inter-Juve e, in particolare, sulla mancata espulsione di Pjanic dopo un fallo da secondo giallo su Rafinha (e non Vecino,come è scritto anche nell’atto di archiviazione della Procura federale). Ci furono dei colloqui fra il VAR e l’arbitro, colloqui che interessarono anche la Procura federale guidata all’epoca da Pecoraro. L’esposto sarà teso a capire e scoprire se vi siano state manomissioni dei file delle registrazioni tra la sala VAR di San Siro (c’erano l’arbitro internazionale Paolo Valeri e l’assistente internazionale Giallatini) e l’arbitro in campo (l’internazionale Daniele Orsato, diventato, non senza qualche mal di pancia, nuovo responsabile dei direttori di gara in attività). Al momento, tutto in ipotesi, ovviamente da dimostrare. Ma è chiaro che qualcuno sia convinto che qualcosa da sistemare c’è. Ci penseranno i pubblici ministeri delle due Procure della Repubblica. Qualcosa che evidentemente anche l’ex Procuratore (stavolta federale) aveva cercato di scoprire, anche se poi il suo atto di archiviazione spiega il perché non ascoltò la conversazione su quell’episodio specifico. Un bel ginepraio. (Corriere dello Sport)