Cisl: ‘Basta violenza: la transizione dell’amore come sfida sociale’
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, la CISL intende rinnovare il proprio impegno per esaltare la vita, la dignità e il valore del genere femminile, in un contesto sociale sempre più segnato dall’assenza di valori e responsabilità, dove la violenza contro le donne resta un’emergenza drammatica.
“Nonostante progressi legislativi e sociali, i dati restano allarmanti: secondo il Ministero dell’Interno, da gennaio a ottobre 2024, 90 donne sono state uccise in ambito familiare, di cui 50 per mano di partner o ex partner. Questi numeri sono un tragico specchio di una società ancora intrappolata in dinamiche di potere e violenza”, scrivono in una nota Gianfranco Solazzo, segretario generale CISL Taranto Brindisi, e Annarita Sanseverino, responsabile coordinamento donne CISL Taranto Brindisi.
”La violenza contro le donne si manifesta non solo negli episodi più estremi come il femminicidio, ma anche in forme più sottili e pervasive: discriminazioni sul lavoro, retribuzioni inique, rappresentanza politica limitata, e ruoli subordinati che le privano di pari opportunità. In contesti culturali diversi, come l’Iran, gesti coraggiosi come quello della studentessa Ahou Daryaei, che ha sfidato le imposizioni del velo, denunciano il persistere di disuguaglianze radicate”, aggiungono.
”La CISL, dal canto suo, ha adottato già nel 2007 modifiche statutarie per garantire la parità di genere all’interno delle proprie strutture, confermando il proprio impegno verso l’eguaglianza come diritto umano essenziale e come condizione per una società coesa e sostenibile”, sottolineano.
”Oggi, nella ricorrenza del 25 novembre, ribadiamo la necessità di contrastare odio, indifferenza ed egoismo, proponendo una “transizione dell’amore” come base per una società più giusta. Come sottolineato da Papa Francesco nell’enciclica Dilexit nos, l’amore è il cuore della nostra umanità, ed è attraverso l’amore che possiamo realizzare il progetto di una convivenza pacifica, inclusiva e rispettosa della dignità di ogni persona“, spiegano Solazzo e Sanseverino.
“Questa visione richiede impegno: dall’affrontare le emergenze legate alla violenza di genere nelle zone di conflitto, alla costruzione di una cultura che abbracci uguaglianza, rispetto e accoglienza, sfidando le disuguaglianze economiche, politiche e sociali che ancora ostacolano le donne“, proseguono.
”In questo tempo di grandi transizioni economiche, culturali e tecnologiche, la CISL si pone come promotrice di una nuova transizione etica e sociale: una transizione dell’amore che metta al centro l’umanità, la solidarietà e la parità di genere, per costruire un mondo davvero prospero e in pace”, concludono Gianfranco Solazzo e Annarita Sanseverino.