Taranto, stadio Iacovone: Italia Viva ‘Ristrutturarlo a fasi’
Lo chiedono, in una nota, i consiglieri Stellato e Casula
"È spiacevole assistere, in questi giorni, a un acceso dibattito sulle sorti dello stadio comunale di Taranto e della nostra squadra di calcio. Un tema che sta dividendo la città e i tifosi. Non ci uniremo, tuttavia, al coro di alcuni colleghi che improvvisamente giocano a scaricabarile, dopo aver fatto parte di una "squadra" politica e amministrativa, solo fino a qualche settimana fa. Dalle istituzioni e dalla politica i cittadini pretendono soluzioni e serietà, non polemica fine a se stessa". Lo dichiarano in una nota Massimiliano Stellato e Carmen Casula, consiglieri comunali di Italia viva.
"Quella dello stadio Iacovone è una vicenda che rischia di generare un pericoloso effetto domino, travolgendo sia la città che il club - aggiungono -. Continuando così, si rischia di mancare l'appuntamento con le scadenze per l'impiantistica imposte dal Comitato dei Giochi del Mediterraneo, far collassare una società sportiva e affondare una squadra di calcio, deludendo i tifosi. I lavori per la ristrutturazione dell'impianto sportivo vanno condotti salvaguardando gli interessi della città e le legittime aspirazioni del club".
Quindi la proposta dei consiglieri renziani: "Se è vero che il campo di gioco non subirà modifiche rispetto al suo posizionamento, si possono valutare soluzioni progettuali che permettano una "ristrutturazione per fasi successive" dello Iacovone, in modo da far coesistere il cantiere con l'attività della squadra e la presenza, seppur ridotta, dei tifosi allo stadio. Un po’ come è successo a Bergamo: invece di abbattere e ricostruire tutto in una volta, si realizza un settore per volta (sfruttando al meglio anche i mesi estivi). Questo per evitare l’esilio della squadra in un’altra città, allontanandola dalla sua gente per più di un campionato“.
”Siamo convinti che, come già accaduto altrove, si possa costruire un impianto bello e funzionale anche in varie fasi, riducendo al minimo i disagi per i tifosi e senza mandare in esilio la squadra, poiché non è alquanto indicato allontanarla dai suoi supporter, soprattutto nel campionato. Sarebbe opportuno, laddove possibile, che le partite del Taranto, possano essere disputate allo Iacovone nonostante il cantiere aperto“, continuano Stellato e Casula.
”È chiaro a tutti che ristrutturare senza avere una squadra che ci giochi è più rapido e meno costoso, si fa tutto in meno di due anni. Viceversa aumenterebbero tempi, costi e disagi. Ma è proprio qui che la politica e le istituzioni 'entrano in gioco'. La parte pubblica (Salute e Sport SpA, Comune, Regione, Comitato e Commissario dei Giochi) e il Taranto Calcio devono trovare la via del dialogo per una soluzione condivisa che possa accelerare i tempi e ridurre i costi. Un accordo, su questo, è possibile. Noi siamo pronti a offrire il nostro contributo", concludono i due esponenti di Italia Viva.