Taranto blinda risorse Recovery contro infiltrazioni criminali
Accordo in prefettura per innalzare le cautele antimafia
L'ipotesi di aggressione da parte della criminalità alle risorse che affluiranno con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è di grande attualità. L'accordo firmato questa mattina vuole mettere al sicuro e proteggere i circuiti sani della produzione del territorio dagli appetiti criminali». Così, il prefetto di Taranto Demetrio Martino ha commentato l'accordo raggiunto per rafforzare le misure di prevenzione e contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa e criminale nell'economia legale. Il documento è stato predisposto dalla prefettura e condiviso da comune, Camera di commercio, Inps, Confindustria, Confcommercio, Confapi e Casartigiani. «Abbiamo innalzato il piano delle cautele antimafia», ha aggiunto il prefetto, «mettendo sotto tutela anche settori che non lo sarebbero, come i grandi interventi di edilizia. Prevediamo, infatti, la certificazione antimafia per le lottizzazioni e gli interventi di compensazione degli oneri di urbanizzazione con le opere di urbanizzazione primaria». Una continua circolarità di informazioni consentirà alla prefettura di attivare tutti i necessari campanelli di allarme per rilevare in anticipo segnali di pericolo. Non solo dati dai comuni, come permessi a costruire o autorizzazioni, ma anche da Inps e Camera di commercio. «Metteremo insieme i patrimoni informativi per vedere se ci sono volture sospette, oppure se soggetti e società prima sconosciute, acquisiscono un peso nuovo», ha aggiunto il prefetto. Vengono coinvolte, infine, anche le associazioni datoriali. Il loro compito, promuovere i contenuti del protocollo e innalzare la soglia di sensibilità e di attenzione dei propri iscritti. (interno.gov.it)