Ex Ilva: Melucci, ‘Perché diciamo no a piano Governo’

‘Chiediamo che al tavolo ci sia la comunità locale e nessuno deve disertarlo’

Iv.
06.12.2020 16:10


Proviamo a fare chiarezza sui termini contestati e a mostrare alle parti che noi vogliamo insieme a loro ricercare delle soluzioni veramente sostenibili. Ricostruiamo, perciò, in un agile schema gli scenari a noi noti. E sulla valutazione coinvolgiamo i cittadini tarantini. L'ex Ilva è un paradigma per tutta l'Italia. Non ci sarà futuro roseo per il sistema Paese senza una soluzione sostenibile e rispettosa dei diritti umani e costituzionali per Taranto. Il tempo dei rinvii e dei trucchi è scaduto. E non possono più le ragioni della produzione nazionale soverchiare le ragioni della salute e dell'ambiente a Taranto. Il prossimo 9 dicembre è lo spartiacque della storia moderna di Taranto. Mercoledì deve aprirsi finalmente un dialogo serio tra tutti, senza preconcetti, ove deve entrare la scienza e devono valere i numeri, quelli dell'occupazione come quelli dei soldi che il Governo è disposto a impiegare per la salvezza di Taranto, e soprattutto i numeri di una strage che deve finire. Chi diserta quel tavolo non ha scusanti, si assume un'incancellabile responsabilità davanti alla città intera e ai suoi figli. Ai no muscolari e inspiegabili, nelle dichiarazioni di alcuni vertici sindacali di queste ore, risponderemo con un atteggiamento collaborativo e pacato, razionale e responsabile. Ma le ipocrisie adesso devono cadere. Il Governo deve dirci se crede alla transizione giusta per Taranto e il Paese, se ha nelle corde questa forza e questo coraggio. Probabilmente il Governo firmerà quell'intesa così scadente per la salute e l'ambiente con ArcelorMittal, ma questo non impedirà alla città di andare avanti sulla strada della riconversione e dell'arretramento dello stabilimento. Io voglio ancora sperare che tutte le forze politiche e di Governo sappiano cogliere questa opportunità di dialogo con la comunità e vogliano sforzarsi di intraprendere strade più impegnative ed onerose, ma sicuramente più morali. (Il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci)

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