Taranto: Panarelli, ‘Voglio capire di che pasta siamo fatti'
Il tecnico ionico: ‘Queste partite mi piacciono, vorrei scendere in campo anche io'
Quella con il Cerignola è una partita come le altre, almeno per Luigi Panarelli: "Alla quarta giornata non può che essere una gara come le altre. Dopo il Bitonto, ci confrontiamo con un'altra buona squadra, sono curioso di capire di che pasta siamo fatti".
INSIDIE: "Come sempre, troveremo un avversario che triplicherà le forze, anche se dispone di elementi importanti, alcuni di categoria superiore. Avranno già dimenticato il ko di Bitonto".
MODULO: "Non mi piace adattare il modulo all'avversario. Non guardo mai in casa d’altri, scelgo sempre in base alle mie idee".
CALI DI TENSIONE: "Dobbiamo farla diventare una tattica. Mi spiego meglio: se per rifiatare è necessario essere sporchi o brutti, dobbiamo farlo. In questo modo potremo essere più continui nell'arco di una partita. I gol subiti domenica scorsa non sono arrivati per un calo di tensione, ma per nostri errori: abbiamo dato coraggio all'aversario ed è ciò che dobbiamo evitare”.
IL CERIGNOLA: "Sugli esterni ha calciatori molto esperti, capaci di creare superiorità numerica. In mezzo al campo annovera atleti di categoria superiore. Dobbiamo pensare solo a noi per affrontarli con le giuste strategie e dinamiche. In ogni caso, il Cerignola è un avversario attrezzato".
LE OCCASIONI: "Domenica scorsa abbiamo creato circa tredici azioni offensive: le palle inattive dipendono da questo. Non si conquistano otto corner se non creiamo tanto...".
L'APPROCCIO: "Conoscendo le capacità del buon Bitetto so che chiederà un approccio basato sul rispetto dell'avversario. Del resto, il Taranto va rispettato. Magari domenica scorsa hanno avuto un pizzico di sfortuna visto che nella prima frazione hanno creato tre-quattro occasioni nitide. Si parla di crisi per i pochi punti conquistati, che effettivamente sono quelli che contano. Sono sicuro che approcceranno con determinazione, come del resto faremo noi. Gara da scoprire e bella da giocare, vorrei scendere in campo anch’io".
FAVETTA: "Sono felicissimo di averlo a disposizione, ma se sarà della partita lo scopriremo soltanto domenica. La gara del week end è figlia della settimana e voglio lasciare tutti sulle spine".
INGENUITA': "Da calciatore ne ho commesse tante anch’io, quindi non mi va di giudicare e condannare nessuno. Quando si sbaglia, il primo responsabile sono io. Non esistono errori degli under o tattici, qui si deve parlare soltanto di squadra”.
RIPARTENZE: "La mia squadra non gioca sulle ripartenze, lo fa chi deve difendersi. A noi piace manovrare, tant’è vero che nelle ultime quattro partite abbiamo sempre condotto il gioco".
CRESCITA: "Stiamo crescendo nell'autostima. E' importante essere sereni, ci permette di lavorare meglio".
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