Eccellenza: All'Hellas l'onore, al Gravina la Coppa Italia
Davide stavolta non ha sconfitto Golia. La finale regionale di Coppa Italia va alla squadra più forte, quel Gravina lanciato verso la promozione in Serie D. All’Hellas Taranto va l'onore delle armi per aver tenuto testa per un'ora alla più accreditata avversaria, senza demeritare e anzi annullando quasi la differenza in campo. Resta anche l'amarezza per qualche episodio sfortunato, come la traversa colpita da Ferraro in avvio che avrebbe potuto cambiare il corso della partita.
Il match. Nel primo tempo, l'Hellas si difende con grande ordine e lascia pochi spazi agli avversari, cercando di sfruttare le ripartenze. E proprio su una di queste, al 10' Ferraro scocca un tiro improvviso da fuori area che sorprende Cilumbriello, salvato dalla traversa: la palla schizza fuori dalla linea dopo aver toccato la parte interna.
Il Gravina ha un break favorevole nella parte centrale della frazione. Sulla prima azione corale, Laboragine approfitta di un rimpallo favorevole ed impegna in una parata difficile Maraglino che si aiuta con la traversa. Due minuti dopo è Albano e avere la palla buona davanti all’estremo tarantino, ma lo centra in pieno. Poi c’è da segnalare solo un tiro di Rana oltre la traversa al 22’. Marigliano si fa trovare pronto nel finale di frazione su un tiro del solito Rana, al termine di un’azione isolata.
Nella ripresa, il Gravina parte più convinto, ma crea solo poche azioni affollando inutilmente l’area rossoblù. Al 5' su azione insistita Rana appena dentro l'area tira a botta sicura, ma Maraglino d’istinto con il piede gli nega il gol. In questo frangente la squadra di De Falco commette forse l'errore di non osare più di tanto. Così la pressione del Gravina aumenta. Il trainer tarantino prova ad inserire forze fresche sostituendo Sanna con Gjonaj, nativo di Castellaneta. Ma proprio da una palla persa in attacco dal nuovo entrato scaturisce il contropiede gialloblu dal quale nasce il calcio d'angolo del vantaggio. Sulla parabola sul primo palo di Albano è preciso di testa.
L'Hellas subisce il colpo, prova a svegliarla Beltrame con una conclusione a lato da posizione decentrata. Ma il Gravina gioca con più sicurezza e dopo 5 minuti trova il raddoppio con un contropiede tutto di prima finalizzato con un colpo di testa di Mazzilli che scavalca Maraglino, preso in controtempo.
L’Upload prova il punto o della staffa ,che sarebbe anche meritato. Ferraro ci prova ancora da fuori, a stavolta il tiro è troppo centrale e la partita non regala più emozioni. Finisce con la festa gialloblu tra i circa 2500 sostenitori accorsi al De Bellis. Per il team del presidente Occhinegro il pensiero è tutto al campionato, nel quale bisognerà completare la rincorsa alla salvezza. L’Hellas vista stasera ha dimostrato di meritarsi questa categoria.
TABELLINO
Hellas Taranto – Gravina 0-2
Marcatori: 25' st Albano, 31' st Sisalli
HELLAS TARANTO: Mariglino, Leggieri, Sanarica, D'Arcante, Camassa, Carlucci, Sanna (22’ st Gjonaj), Ferraro, Beltrame (35' st Colucci), De Tommaso, Manzella 41' st Cellamare) A disp. Valentino, Martino, Visconti, Colucci, Collocola. All. De Falco
GRAVINA: Cilumbriello, Palermo, Gentilesca, Laboragine, Chessa, Di Benedetto (37’ st Chiaradia), Mazzilli, Fiorentino (37’st Silvestri), Albano (37’ st Scaringella), Rana, Sisal li A disp. Jeszensky, Costantiello, Gilfone, Tragni. All. Di Maio
Arbitro: La Bianca di Foggia (assistenti Matera di Lecce, Sabatino di Foggia).
Note: spettatori 3500 circa. Ammoniti Sanna, De Tommaso, Gjonaj, Dibenedetto, Albano. Calci d'angolo 3-4. Recupero: pt 1’, st 4’.
Nella foto Max Todaro: La Coppa vinta dal Gravina nella finale con l'Hellas.