Da Caputo a Miccoli, i grandi attaccanti pugliesi
La Puglia è senza dubbio una delle regioni più virtuose di tutto il Sud Italia, e pulsa di una cultura forte e solida che si riflette ogni giorno nel modo di vivere dei suoi abitanti. Da questo punto di vista, dunque, non stupisce che in questa regione siano nati tanti calciatori di un certo tipo che si siano fatti strada nei campionati italiani ed europei a suon di goal.
Uno dei più noti, senza dubbio, è quel Fabrizio Miccoli che ha popolato i campi più importanti dando prova di enorme talento palla al piede e anche sotto la porta. La seconda punta nativa di Nardò, in provincia di Lecce, ha scritto la storia recente del calcio pugliese ma anche di quello italiano, finendo a giocare in una squadra come la Juventus, a oggi una delle grandi candidate alla vittoria del campionato italiano da quanto riportano le scommesse virtuali sul calcio disponibili in questo momento online.
Il salentino, dotato di un talento strepitoso nel dribbling e anche di un tiro al fulmicotone, è stato uno dei rappresentanti più illustri del calcio pugliese, facendo vedere fin da piccolo di che pasta fosse fatto. Prima alla Ternana e poi al Perugia fece irruzione nel calcio che contava, per poi venire ingaggiato proprio dalla Juventus, dove però non riuscì davvero a incidere. In seguito a un passaggio alla Fiorentina, si sarebbe poi reso protagonista di una bella storia con la squadra portoghese del Benfica, dove ancora oggi lo amano. Dopo vari anni di successi al Palermo, il 'Romario del Salento' avrebbe poi chiuso con onore la carriera nel suo amato Lecce nei Dilettanti.
Parlando di grandi attaccanti di sangue pugliese, nei tempi più recenti è impossibile non menzionare Francesco 'Ciccio' Caputo, un vero bomber di provincia che con gli anni è migliorato tantissimo, proprio come il buon vino. Il classe 1987 di Altamura, infatti, è venuto fuori a 28 anni, quando si è contraddistinto come grande goleador dell'Entella in Serie B, per poi passare all'Empoli, dove avrebbe conquistato una promozione in Serie A segnando 26 reti in 41 partite. Il passaggio alla massima serie non lo spaventò, visto che nella prima annata realizzò 38 goal in 16 incontri. Poi, il passaggio al Sassuolo, dove avrebbe stupito tutti andando a segno in 21 occasioni nella stagione 2019-20, nella quale si guadagnò anche la convocazione in nazionale, dove avrebbe firmato il particolare record di calciatore più anziano ad andare in goal al debutto.
Per ultimo, va segnalato Graziano Pellè, uno dei primi italiani a fare una scelta di vita diversa, trasferendosi all'Az Alkmaar, squadra olandese, a soli 22 anni. Dopo vari movimenti, che lo hanno visto anche rientrare in Italia, il nativo di San Cesario di Lecce avrebbe vissuto la sua miglior esperienza al Feyenoord, dove avrebbe segnato 55 reti in 66 partite dal 2012 al 2014. Convocato da Antonio Conte nella spedizione della nazionale italiana all'Euro 2016, finita con un errore dal dischetto nella sfortunata sessione dei quarti contro la Germania, Pellè avrebbe poi giocato la sua ultima stagione col Parma.