Taranto: Palamazzola, Comune ‘Collaborazione totale’
In seguito all’aggiudicazione del bando di evidenza pubblica emesso dal comune di Taranto, il Comitato Provinciale Uisp di Taranto ed il Comitato Territoriale Endas di Taranto hanno ottenuto l’affidamento del PalaMazzola, riaprendo dopo alcuni mesi le porte del palazzetto dello sport, storica "casa" del Cras, del Cus Jonico (che in due epiche diverse l'hanno gestita direttamente) e di altri club come la Prisma Volley. Nella conferenza stampa tenutasi oggi sono infatti stati illustrati i progetti che prevederanno l'utilizzo della struttura, con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Donne Operate al Seno.
Alla Conferenza erano presenti varie personalità legate allo sport ed all'associazionismo solidale, come Carmen Casula, consigliera delegata allo sport, Fabio Ligonzo del comune di Taranto, Elisabetta Attolino in rappresentanza degli operatori sanitari del territorio, oltre i due presidenti regionali di E.N.D.A.S. e U.I.S.P., rispettivamente Giovanni Cristofaro e Fabio Marani, ed il delegato provinciale del C.O.N.I. Michelangelo Giusti.
Abbiamo chiesto ad alcuni di essi quali saranno le linee direttive per gestire una struttura particolarmente complessa e i eros dal punto di vista finanziario.
In linea con le precedenti gestioni i costi annuali per la gestione dell'impianto si attestano sui 200mila euro. Qual è la spesa prevista e, soprattutto, si prevede un bilancio in rosso o almeno un pareggio?
"Da quando abbiamo risposto al bando emesso dal Comune avevamo già individuato i costi di gestione della struttura, ed ovviamente prevediamo un pareggio di bilancio. Se poi, attraverso altre attività che organizzeremo in futuro, riusciremo a ricavare un piccolo suprlus questo verrà utilizzato per interventi straordinari."
È previsto nella gestione della U.I.S.P. un intervento, o un aiuto, da parte del Comune di Taranto?
Carmen Casula: "Da parte nostra c'è ovviamente tutta la disponibilità. Stiamo valutando bene dal punto di vista tecnico tutte le situazioni, cercando di rendere le strutture più agibili da parte di tutti. Ripeto, da parte nostra c'è tutta la collaborazione e questo è importante essendo il primo passo per la risoluzione di tutti i problemi"
Come mai il Comune ha deciso di intervenire ora e non prima con le altre gestioni?
"Sicuramente è cambiato il modo di lavorare, di agire, di risolvere i problemi. Io personalmente mi impegnerò nella gestione dell'impianto, garantendo un approccio personale ed una sensibilità ad ogni problematica".
Si prospetta insomma un nuovo modello di gestione, incentrato sulla condivisione degli oneri tra ente proprietario e concessionario. Modello che a Taranto finora è stato adottato solo i per la piscina comunale e che dovrebbe invece essere esteso a tutte le strutture sportive pubbliche. Se si sta aprendo una nuova era, lo scopriremo con il tempo