‘Tecnopolo del Mediterraneo: sogno per Taranto ancora fermo al palo’
“La lunga lista dei progetti approvati e mai realizzati rischia di allungarsi, e questa volta il danno potrebbe ricadere su Taranto e la sua provincia. Al centro della questione c’è il Tecnopolo del Mediterraneo, istituito con la legge 45 del 2018, che prevede la nascita dell’Istituto di ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile, con sede proprio a Taranto. Il progetto, ambizioso e di portata internazionale, include anche un finanziamento di 9 milioni di euro“. A dichiararlo, in una nota, è Piero Bitetti, ex presidente del consiglio comunale di Taranto.
“Nonostante l’entusiasmo iniziale, il Tecnopolo è rimasto bloccato nella fase progettuale. Nel corso degli anni, l’argomento è più volte tornato al centro del dibattito pubblico locale, coinvolgendo istituzioni e cittadini. Recentemente, il consiglio comunale di Taranto si è espresso all’unanimità a favore del progetto, riconoscendone il potenziale per proiettare la città sulla scena internazionale, con particolare attenzione all’area mediterranea”, prosegue.
”Il Tecnopolo è stato concepito come un centro di eccellenza nella Green technology, con l’obiettivo di integrare la ricerca e il mondo delle imprese, seguendo le direttrici tracciate dall’Agenda 2030 per la transizione verso uno sviluppo sostenibile. Taranto, grazie alle sue peculiarità, potrebbe diventare un laboratorio internazionale in questo settore, fungendo da punto di riferimento per università e centri di ricerca“, aggiunge Bitetti.
”Tuttavia, nonostante le premesse e l’assenza di critiche sul merito del progetto, il futuro del Tecnopolo rimane incerto. Mancano certezze sulla realizzazione e, soprattutto, segnali chiari sulla messa in sicurezza dei fondi stanziati, per i quali si stanno già sollevando preoccupazioni”, sottolinea.
”A questo punto, è necessario un impegno concreto da parte dei parlamentari, affinché il progetto non si perda nei meandri della burocrazia. Si chiede ai deputati e senatori eletti in Puglia di accelerare le procedure necessarie per avviare la costruzione del Tecnopolo e garantire che i finanziamenti non vengano dirottati altrove. Taranto non può permettersi di perdere un’occasione così cruciale per il suo futuro”, conclude Piero Bitetti.