Fondi: Pochesci, 'Il campo della Virtus la vera insidia'
Risultato importante e storico quello raggiunto al fotofinish di un campionato delicato, dal Fondi: di fatto, domenica pomeriggio i rossoblù laziali affronteranno la Virtus Francavilla nel primo turno degli spareggi promozione. Ad analizzarne la situazione, a Blunote, è il tecnico Sandro Pochesci: “La squadra sta bene. Abbiamo raggiunto anche il secondo obiettivo che ci eravamo prefissati dopo la salvezza: a dicembre, vedendo come stavano andando le cose, abbiamo pensando più in grande. Peccato per il piazzamento: a marzo qualcosa non è andato ma sono contento del buon finale di campionato”.
FORMAZIONE: “Per domenica saremo al completo: spero di vedere una squadra sicura di se. Abbiamo trovato la squadra che ha un campo veramente che fa la differenza: le dimensioni sono ai limiti e il sintetico non è perfetto. Non ha caso al “Giovanni Paolo II” i francavillesi ne hanno vinte tredici”.
LA GARA: “Bisogna giocare con le nostre qualità ed essere un po’ più aggressivi. Sarà fondamentale che i miei calciatori sfruttino le loro doti al cospetto di una formazione aggressiva”.
IL CAMPIONATO: “E’ un peccato che una piazza come Taranto abbia perso la Lega Pro che, tra l’altro, gli sta stretta. Merita campionati più importanti visto il pubblico eccezionale: li vedrei meglio in serie B. Sono stati fatti degli errori che hanno pagato a caro prezzo. Peccato visti i tanti sacrifici che la società ha fatto in estate. A gennaio sembrava essersi tirata fuori. Gli ultimi mesi sono stati la condanna. La più forte era il Matera ma ha vinto il Foggia che si è rivelata squadra compatta soprattutto nelle difficoltà: a livello di gioco i satanelli erano davvero forti. Mi impressionò molto, nel girone d’andata, la squadra di Auteri”.
PLAY OFF: “Per noi è la partita più importante da quando sono a Fondi. Di difficile nella vita, però, non c’è nulla: tutto si supera. Passare questo turno sarebbe fondamentale: il destino ha voluto che incontrassimo proprio la Virtus, compagine con cui non siamo mai riusciti a vincere: però, nella vita la parola “mai” può essere sovvertita. Hanno il campo a favore ed è un grosso vantaggio: vedremo cosa accadrà ma non andiamo li per partecipare. Vogliamo stupire. La società pugliese ha fatto il suo ed ha costruito la rosa per il gioco di Calabro, che è diverso dal nostro”.
IL TARANTO: “L’errore più grande è stato quello dell’inesperienza della società che ha sostituito troppo presto Papagni che aveva un gioco che non dava spettacolo: lo spettacolo, però, lo si vede al circo. Gli ionici si trovavano a metà classifica e non davano sensazioni di crollo. Con Prosperi poi la squadra si è smarrita riprendendosi con Ciullo: società e pseudo-tifosi non hanno aiutato i giocatori (anche per via dei fattacci di marzo), non capendo che Papagni aveva capito come gestire il gruppo. Il cambiamento è stato un gravissimo errore che ha creato molti casini: si sarebbero salvati”.