Taranto: Sequestro beni per 750mila euro, arrestato commercialista
Dopo un'attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto hanno arrestato un commercialista cinquantenne con l'accusa di peculato e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale.
L'uomo era curatore fallimentare o commissario liquidatore in quattro procedure concorsuali e si è appropriato di circa 750.000 euro dalle somme vincolate su conti correnti relativi alle procedure. L'attività investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle di Taranto, è stata avviata a seguito della denuncia dei nuovi curatori fallimentari nominati dal Tribunale di Taranto.
Gli investigatori hanno ascoltato testimonianze e condotto indagini per ricostruire le operazioni bancarie del professionista, confrontando gli estratti conti con i provvedimenti giudiziari.
Dalle indagini è emerso che l'uomo ha effettuato centinaia di prelievi bancari illeciti e ha emesso assegni circolari in suo favore, giustificati da falsi mandati di pagamento mai depositati agli atti delle procedure e recanti la sottoscrizione apocrifa dei giudici delegati.
Il G.I.P. ha emesso un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro, immobili e disponibilità finanziarie pari all'importo di circa 750.000 euro, provento dei reati finora accertati.
L'operazione dimostra l'impegno del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Taranto e della Procura della Repubblica nel contrasto dei reati contro la Fede Pubblica e la Pubblica Amministrazione e nella tutela della regolarità delle procedure concorsuali e delle istanze dei creditori.