Taranto, commercio di vicinato: ‘Tempo scaduto, basta politiche attendiste’

Giuseppe Spadafino
CRONACA
23.01.2024 00:00

Tempo scaduto: il commercio di vicinato non può più attendere i tempi della politica. Le attività del commercio al dettaglio sono al collasso, ma la politica sembra non percepire a pieno la gravità del fenomeno. E’ quanto accade in buona parte dei comuni della provincia di Taranto, in particolare nel capoluogo, la cui classe politica attraversa una complicata crisi esistenziale che la allontana dai problemi reali delle imprese, determinando politiche amministrative che non danno risposte adeguate alle attese delle attività del commercio, motore trainante dell’economia del territorio.

E’ quanto è emerso nell’ultimo Consiglio generale di Confcommercio Taranto, in cui si è sviluppato un ampio e partecipato confronto riguardante la problematica della “desertificazione commerciale delle aree urbane“. Un tema portante per tutto il 2024 e che sarà al centro l’attività sindacale dell’associazione, a tal proposito è stata istituita una commissione speciale sulle problematiche del commercio di vicinato che avrà il compito di monitorare la situazione nei vari comuni e interfacciarsi con le amministrazioni.

Per quanto concerne Taranto, dove la situazione, per le note vicende politico- amministrative e per l’acutizzarsi della crisi dell’Ilva, si  presenta particolarmente critica, si è deciso di affidare a un nuovo organo la “Consulta delle Delegazioni della Città di Taranto“ che sarà presieduta da Giuseppe Spadafino (già vice presidente vicario di Confcommercio Taranto con delega al Commercio) il compito di coordinare, in sinergia con le delegazioni urbane, le azioni da intraprendere a sostegno del settore del commercio di prossimità.

“Il commercio di vicinato sta affrontando un momento di grave difficoltà - afferma Giuseppe Spadafino -. Il tema è stato oggetto di un consiglio molto impegnativo, in cui abbiamo deciso di avviare  un percorso di confronto con la base associativa che ci porterà nelle prossime settimane a elaborare un ‘Manifesto per la Tutela del Commercio di Vicinato’. Un documento di proposte volte a dare risposte alle principali problematiche che in questo momento minacciano il nostro settore e che rivolgerà specifiche richieste alle Amministrazioni, chiamandole a un senso di responsabilità che a oggi in molti casi è venuto meno, ma che anzi in alcuni casi ha richiesto addirittura un’azione di difesa da parte della nostra organizzazione,  come nel caso del ritorno in auge del progetto del Comparto 32, collegato alla supposta esigenza di creare un centro servizi nelle vicinanze dell’Ospedale San Cataldo.

L’impatto delle politiche locali sulle economie territoriali è d’altronde determinate, come è fin troppo evidente a Taranto dove ormai l’operato della Amministrazione va sempre più contro le imprese. L’aumento della Tari (sembrerebbe del 30%) è l’ennesimo regalo dell’Amministrazione ai Tarantini che, già oberati dall’aumento dei costi fissi e dei prezzi, si vedranno erodere ulteriormente il potere di acquisto, per non parlare poi delle imprese che alla lunga lista dei costi di gestione dovranno aggiungere un nuovo rincaro non giustificato peraltro dallo stato di decoro e igiene della città.

Siamo al capolinea e questa volta non saremo disposti a fare sconti, a cedere a quell’attendismo che nel passato ci è stato proposto dietro la promessa di soluzioni a breve che non sono mai arrivate. Avanzeremo le nostre proposte, ma a patto che alle nostre richieste conseguano risposte rapide e risolutive. Il tempo dell’attesa è scaduto”, conclude Spadafino.

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