Taranto: Montella, 'Tarantini e cavesi si sarebbero potuti riappacificare'
Sarebbe stata una grande occasione per la riappacificazione della tifoseria tarantina con quella cavese domenica: è questo il pensiero del dg rossoblù Gino Montella: "C'è tanto disappunto per l'assenza dei tifosi della Cavese. Essendo di li calcisticamente speravo nella riappacificazione tra le due tifoserie. Siamo dell'idea che il calcio debba unire. Sembra un controsenso che donne e bambini debbano venire al campo e due tifoserie non si debbano incontrare per degli sfottò. Volevamo ricambiare l'ottima ospitalità che la società metelliana ci diede all'andata. Il calcio deve unire...".
LO IACOVONE: "Credo che lo stadio tarantino sia molto più sicuro degli altri. Con la Frattese, a Mugnano, c'erano solo quattro carabinieri e un piccolo prefiltraggio: eppure non è successo niente. Da Cava si erano espressi favorevolmente: ero in contatto con la società metelliana e sapevo che sarebbero venuti almeno cinquecento tifosi che avevano già prenotato la trasferta. Era una grande occasione per fraternizzare. Da cavese posso confermare che la tifoseria biancoblù è maturata mostrandolo in stadi caldi come quelli di Potenza e Nardò. Allo "Iacovone" esiste un grande servizio di sicurezza".
SPETTATORI: "La mancanza dei cavesi farà diminuire in numero complessivo degli spettatori. Se fossero accorsi dalla Campania mi sarei aspettato uno stadio con circa 8000 tifosi, come con il Cerignola. Ne prevedo circa 3000. Dobbiamo continuare a lavorare in silenzio: non ho mai visto un addetto stampa così vicino e preciso e poi ci tengo a sottolineare il bel rapporto con la Fondazione Taras. Sono fattori importanti. Più uniti siamo più avanti possiamo arrivare".
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