Ode Nosa ha un sogno e una speranza. Il sogno è quello di riportare il Taranto tra i professionisti, la speranza è quella di giocare in uno "Iacovone" bollente di passione. In un certo senso, sogno e speranza sono concatenate e dipendono dal rendimento della squadra, per un'equazione semplice, semplice: risultati, stadio pieno. Anche perché il popolo rossoblu non ne può più di una Serie D che sta troppo stretta per storia e blasone. Ma c'è da fare i conti con due avversari agguerriti come Virtus Francavilla e Nardò: "E' un momento importante della stagione e la squadra si sta allenando a mille per raggiungere un prezioso obiettivo - ha spiegato proprio Nosa nel corso di 100 Sport Magazine -. Dobbiamo affrontare partite decisive con la massima concentrazione consapevoli di essere in lotta con avversarie di tutto rispetto. Faremo il possibile per vincere sempre da qui all'8 maggio. Michele Cazzarò? Ci sta aiutando tanto e pretende sempre il cento per cento da tutti. Il Passaro? Ho commesso diversi errori tecnici, ma solo sbagliando si può migliorare. Il Potenza? Spero di vedere tanta gente allo Iacovone: il mio debutto in quello fantastico stadio è stato indimenticabile. Non ho mai giocato in uno Iacovone pieno di gente, spero di farlo presto. Taranto? È una bellissima città e la passione dei tarantini è immensa".