[Video] #meravigliosaTaranto, alla scoperta della Villa Peripato
In questi giorni, nei quali ci è richiesto di restare il più possibile nelle nostre abitazioni, l'Amministrazione comunale ha deciso di approfittare per far conoscere meglio la nostra città ed ammirarne la grandezza, come quella espressa da quei luoghi di Taranto che diamo per scontati, ma che siamo sicuri torneremo a visitare con uno sguardo nuovo, quando ci saremo messi alle spalle questa battaglia contro il Coronavirus. Come detto, l'Amministrazione comunale accompagnerà i tarantini e non attraverso questa riscoperta. Ogni mercoledì pubblicheremo brevi, ma davvero magici, contenuti multimediali. Abbiamo scelto 10 luoghi incantevoli e di grande impatto storico architettonico e culturale. Dopo il Cappellone di San Cataldo, Palazzo Pantaleo, piazza Castello e Cripta di San Cataldo, ora tocca a Villa Peripato. Restiamo a casa, allora, godiamoci questa #meravigliosaTaranto, torniamo fieri di tanta bellezza, ci servirà presto per rimetterci in cammino con rafforzata consapevolezza.
VILLA PERIPATO, LA STORIA I giardini Peripato sono un parco di Taranto. Occupano un'area di quasi cinque ettari sita nel Borgo Umbertino, a ridosso del Mar Piccolo. Il nome fa riferimento alla scuola di Aristotele (dal greco perìpatos) di cui lo scienziato e politico tarantino Archita fu un importante esponente. Presente almeno dalla fine XVII secolo col nome di giardino di Sant'Antonio, di proprietà della famiglie de Beaumont, era costituito principalmente da agrumeti ed altri alberi da frutto, a ridosso del mar Piccolo dove la famiglia possedeva allevamenti di cozze ed ostriche. Nel 1832 attraverso il loro ultimo discendente, i de Beaumont si uniscono alla famiglia nobile dei Bonelli di Barletta e, principalmente per volere della sposa, l'area divenne cosi residenza di villeggiatura con funzioni di rappresentanza. Fu in questa occasione che furono introdotte colonnine, gradinate e volte tuttora solo in minima parte presenti nei giardini. Nei primi decenni del Novecento, il sito passò al Comune di Taranto che volle realizzare una Villa Comunale. Vennero collocati sedili, ulteriori colonnine ed un busto di Leonardo da Vinci proveniente da una nave affondata nel Mar Piccolo nel corso della prima guerra mondiale. L'anno dopo venne creato il teatro all'aperto La Pineta, poi trasformato in cinema ed avente tuttora la funzione di teatro. Sono presenti specie vegetali autoctone come pini d'Aleppo, platani, tigli, cipressi e lecci. Recentemente sono stati introdotti anche ippocastani, palme, magnolie, cedri e cipressi americani.