Taranto: Forniture mense Marina Militare, le imprese locali restano fuori dal bando
La Confcommercio scrive al Ministero chiedendo una soluzione a breve termine
Imprese di forniture alimentari locali tagliate fuori dal bando della Marina Militare. Nelle scorse settimane a Confcommercio Taranto sono pervenute numerose segnalazioni da parte degli operatori del settore alimentare in merito alle procedure del bando di gara per la fornitura di derrate alimentari per le mense a gestione diretta/mista della Marina Militare. Le imprese hanno evidenziato che la procedura adottata, diversamente dalla prassi solita, ha impedito la partecipazione delle imprese. Infatti il bando in questione è stato pubblicato nel supplemento della Gazzetta ufficiale dell’UE e sul sito del Mepa in una sezione denominata altri bandi e non come solitamente in ‘accordi quadri’. Una procedura innovativa alla quale non è stata data alcuna evidenza, spiazzando così le imprese locali. Quelle poche che ne sono venute a conoscenza, a poche ore dalla scadenza del bando, non hanno ovviamente avuto tempo per parteciparvi. Pertanto nessuna impresa del territorio – e probabilmente della Regione- ha potuto rispondere al bando, nonostante risultino di valore cospicuo i lotti che avranno esecuzione nell’area di Taranto. Appare superfluo evidenziare – afferma il presidente provinciale di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande, in una lettera inviata all’Ufficio Contratti del Ministero della Difesa, al Comando Marittimo Sud e per conoscenza al sottosegretario di Stato, Mario Turco ed ai parlamenterai jonici - come proprio nell’area di Taranto il legame tra la Marina militare ed il territorio abbia storicamente assunto rilevanti risvolti di natura sociale ed economica. Sono infatti numerose le aziende legate alla Marina da un ultradecennale rapporto di servizio. La relazione commerciale e di servizio strutturato, la considerevole entità delle forniture richieste, rende perciò davvero inspiegabile la mancata partecipazione al bando delle imprese locali. Chiediamo di individuare – conclude il presidente Giangrande- idonea soluzione alla situazione venutasi a creare, al di fine di evitare una ingiusta penalizzazione delle imprese del territorio, consentendo una più larga partecipazione delle stesse , così da garantire migliori condizioni di prezzo e di qualità di prodotto.