Taranto: Azzaro, ‘Cambio sede Tecnopolo se garantiti tempi certi per Palazzo Frisini’
«Accetterei la decisione di cambiare la sede per il futuro “Tecnopolo del Mediterraneo” solo a condizione che mi vengano assicurati tempi certi per la ristrutturazione di Palazzo Frisini. Respingo, inoltre, con forza ogni tentativo di scaricare sugli enti locali responsabilità altrui e tengo a rimarcare che la presunta accelerazione del Cis ancora non si è vista. Anzi. Sembra che la macchina stia pericolosamente rallentando». È questo il commento del consigliere provinciale e comunale del Pd. Gianni Azzaro, rispetto alla proposta di trasferire il centro di ricerche da Palazzo Frisini, originariamente individuato, alla scuola Acanfora. Il cambio di rotta è stato annunciato nel corso dell’ultima riunione del tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) svoltasi, venerdì scorso, in Prefettura. «Premesso che i dubbi manifestati dalle organizzazioni sindacali vanno ascoltati con attenzione e rispetto, non ho fatto le barricate proprio perché mi sforzo sempre di ragionare nell’interesse generale e non personale. E, in questo senso, non potevo certo ostacolare - assicura l’esponente del Partito democratico - un’iniziativa che comunque consentirà di raddoppiare nella nostra città il numero dei centri di ricerca. Infatti, in base alle nuove indicazioni, all’Acanfora verrà insediato il Tecnopolo in cui troveranno posto centri di ricerca e spazi per far sviluppare le start up dei giovani mentre a Palazzo Frisini - ricorda Azzaro - mentre a palazzo Frisini- ricorda Azzaro- verranno allestiti laboratori di ricerca di medicina per permettere all'Inail lo studio sulle malattie professionali, oltre a quelli del Cnr nel settore ambientale e merceologico». Azzaro, però, respinge sul nascere ogni tentativo di scaricare sugli enti locali e, in questo caso, sulla Provincia di Taranto responsabilità che, invece, sono addebitabili ad altri. «Pur confermando il mio senso di responsabilità istituzionale e ribadendo la mia volontà di non voler, soprattutto in questa fase così drammatica per il Paese, fare polemiche, vorrei comunque lanciare una sorta di avviso ai naviganti. È molto semplice. Nessuno - avverte il consigliere provinciale e comunale del Pd - deve permettersi di affermare più o meno esplicitamente che il Tecnopolo non si realizzerà più a Palazzo Frisini per i ritardi della Provincia. Chi lo facesse, direbbe una falsità». Azzaro aggiunge: «Ricorderei, infatti, che il tavolo del Cis Taranto si è riunito dopo oltre mesi (24 giugno 2019 - 5 marzo 2020) e che, in questo periodo, c’è stato non solo il cambio di Governo, ma anche il passaggio del coordinamento del Contratto dal ministero dello Sviluppo economico alla presidenza del Consiglio dei ministri. E, nel caso specifico, senza l’approvazione formale da parte del Tavolo - insiste Azzaro - l’Amministrazione provinciale non avrebbe potuto certo proseguire con la progettazione esecutiva e definitiva e comunque anche se l’avesse fatto il Governo (precedente e attuale) era consapevole che - osserva l’esponente del Pd - erano necessari degli interventi di ristrutturazione per trasformare quell’immobile, abbandonato da vent’anni, in un centro di ricerca con laboratori moderni. In altre parole, il Governo sapeva che era impossibile rendere agibile il palazzo già per quest’anno tant’è che aveva già dato il via libera e comunque se i tecnici della Provincia - conclude Azzaro - avessero avuto il via libera dal Governo magari nello scorso autunno avrebbero già indetto il bando di gara per i lavori. E, invece, così non è stato. Per questo, le responsabilità (e i ritardi) vanno ricercati altrove».