Catastrofe Beirut: Anche un militare pugliese ferito nell’esplosione
Si contano almeno 70 morti e oltre 3.700 feriti, secondo un primo bilancio ancora provvisorio
Disastro senza precedenti a Beirut, in Libano. Si contano almeno 70 morti e oltre 3.700 feriti, secondo un primo bilancio ancora provvisorio fornito dal Ministro della Sanità. L'esplosione è avvenuta nel tardo pomeriggio di martedì 4 agosto nel porto della capitale libanese e sulle cause regna ancora l'incertezza. Tra i feriti ci sarebbe anche un militare italiano che non è grave, è il caporal maggiore Roberto Caldarulo, del battaglione Gestione Transiti (RSOM) di Bari, mentre altri sono sotto osservazione in stato di choc. Lo apprende l'Ansa da fonti qualificate, secondo cui i militari fanno parte di un'unità del contingente italiano in Libano. La Farnesina, attraverso l'Unità di Crisi e l'Ambasciata in Libano, si è attivata per "prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Paese e continua a monitorare la situazione". Lo riferiscono fonti del ministero degli Esteri. Una delle ipotesi che più fonti di intelligence occidentali formulano come causa della devastante esplosione al porto di Beirut, è che l'esplosione non sarebbe stata provocata da un deposito di fuochi di artificio o da un vasto quantitativo di nitrato di ammonio, come riferito dal ministro dell'Interno libanese Mohamed Fehmi, ma da un deposito di armi di Hezbollah, le milizie sciite libanesi filo iraniane.