Coronavirus: Scatta l’allarme in Serie D, promozioni a rischio?

La decisione della Serie C rischia di bloccare le promozioni dalla D

Serie D
19.04.2020 12:36

Roberto Taurino, allenatore del Bitonto capolista del Girone H della D
La Lega Pro potrebbe alzare definitivamente bandiera bianca ma, contestualmente, potrebbe tirarsi dietro una valanga di polemiche e ricorsi dalle categorie inferiori. Il Consiglio direttivoha dato mandato al presidente Francesco Ghirelli di convocare l’assemblea, in videoconferenza, lunedì 4 maggio per prendere una decisione definitiva. L’obiettivo scontato: chiudere subito i campionati. Una scelta dolorosa, ma inevitabile. Un segnale al mondo del calcio «in un clima di sofferenza enorme», ammette Ghirelli. Già nella riunione del 3 aprile la maggioranza dei presidenti era pronta a fermarsi. Il coronavirus ha avuto un impatto molto forte sui 60 club. «Le squadre, che già erano in difficoltà, adesso non hanno più entrate e molte di loro rischiano il default», il grido di allarme che attraversa l’Italia. Ghirelli sa che non può tirare la corda sino al punto di spezzarla. La crisi è drammatica e colpisce i presidenti due volte: nelle loro aziende e nelle squadre di calcio. Per la C il protocollo di Serie A è «inattuabile» dice Ghirelli. E con gli stadi a porte chiuse non ci sarebbe la possibilità di salvare il bilancio. «Nel girone di andata avevamo avuto 600 mila spettatori in più, adesso i nostri stadi sarebbero drammaticamente vuoti», spiega il presidente.

PROMOSSE IN B LE PRIME TRE E…- Nel piano del Consiglio della Lega Pro è scontata la promozione in serie B delle reginette dei tre gironi, Monza (A), Vicenza (B) e Reggina (C). La quarta potrebbe arrivare attraverso playoff virtuali, cioè un sorteggio. Il Bari di De Laurentiis non ci sta e ha già pronto il ricorso. Le retrocessioni sarebbero congelate.

ALLARME IN SERIE D - In allarme, dunque, la serie D, che vuole mandare in C le 9 squadre che comandano i gironi. Tra le proposte della Lnd ci sarebbe quella di un allargamento della C che, al netto di eventuali defezioni per mancate iscrizioni, dovrà necessariamente garantirà i nove posti ai club di Serie D primi in classifica.

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