Taranto: FdI, ‘Amiu fallimentare? Melucci non può defilarsi’
Conferenza stampa di Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano di Fratelli d’Italia
Nel corso di questi anni, noi di Fratelli d’Italia abbiamo sempre seguito con attenzione le vicende che riguardano le società partecipate del comune la cui gestione ha effetti diretti sul civico ente sia per quanto concerne la qualità dei servizi erogati alla cittadinanza sia per l’impatto economico che le stesse aziende hanno sul bilancio comunale. In particolare, abbiamo esaminato le problematiche riguardanti l’Amiu attraverso interventi puntuali presso le commissioni consiliari, in consiglio e sugli organi d’informazione per portare all’attenzione dell’amministrazione comunale le nostre osservazioni e le nostre proposte. Fratelli d’Italia, pur essendo all’opposizione, lavora per evitare che l’azienda arrivi di questo passo al fallimento.
Abbiamo per questo richiesto la convocazione in commissione di Garanzia e Controllo dei rappresentanti sindacali dell’azienda, che si terrà nei prossimi giorni, e abbiamo presentato una richiesta di accesso agli atti per acquisire tutti i report trimestrali riguardanti l’attività aziendale che l’Amiu è tenuta a inoltrare all’organo comunale preposto al controllo analogo sulla società: organo con a capo il sindaco di Taranto.
Vogliamo verificare quale azione di controllo ha esercitato il comune sull’azienda: per questo, Fratelli d’Italia ha chiesto che Melucci venga personalmente a riferire in commissione. Siamo particolarmente preoccupati della condizione di crisi economica in cui versa l’Amiu che ammonta a oltre cinque milioni di euro. Un’azienda con un concorso bloccato dalla squadra mobile perché, a quanto pare, truccato; una società che paga in ritardo alcuni degli operatori impegnati nella differenziata, che continua a non versare le quote del fondo di previdenza che spettano ai dipendenti contravvenendo anche ad un recente accordo con i sindacati in cui il presidente Mancarelli si era impegnato a stanziare le somme non versate.
Un’azienda che ipotizza il licenziamento di lavoratori affetti da patologie assunte in servizio ma che continua ad affidare incarichi di consulenza esterna di migliaia di euro. E che dire del fallimento del piano della differenziata, dei suoi costi con i tristemente famosi cassonetti ingegnerizzati rotti e incapienti, che oggi produce l’ennesimo aumento della Tari!
Al momento, non essendoci provvedimenti nei confronti dei dirigenti aziendali, non essendo stato accolto il nostro appello di rimuovere il presidente dell’Amiu Mancarelli per dare avvio così ad un nuovo corso di gestione, riteniamo che Melucci resti a questo punto l’unico responsabile di questa mala gestione dell’Amiu.
Attendiamo quindi l’audizione con il sindaco in commissione, nella sua veste di “controllore” dell’azienda, per sapere quali azioni ha messo in campo in questi anni per evitare che si arrivasse a questo punto e per sapere quali iniziative si intendono ora intraprendere per correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Il nostro impegno è sempre rivolto al risanamento dell’azienda, non solo economico, al miglioramento del servizio pubblico e della condizione di lavoro degli stessi dipendenti della società. (Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano di Fratelli d’Italia)