Potenza: Guaita avvisa il Taranto, 'Non possiamo sbagliare...'
L'argentino a Blunote: 'L'insidia numero uno siamo noi stessi'
Il Potenza se vuol festeggiare con un turno d’anticipo deve battere il Taranto: lo sa benissimo l’attaccante argentino Leandro Guaita che, a Blunote, avvisa la squadra di Cazzarò partendo dalla sconfitta subita in coppa: “Il ko di San Donato non ci cambia nulla. Sicuramente, ci dispiace per i due ko di fila visto che, mercoledì, venivamo dalla sconfitta di coppa. Siamo consapevoli che vincendo raggiungeremo l’obiettivo principale. Prendiamo la sfida con il Taranto come una finale in cui dipenderà soltanto da noi. L’eliminazione dalla coppa non rovina quanto di buono abbiamo fatto”.
LA SITUAZIONE: “Siamo tutti in condizione ottimale e l’atmosfera in città è quella di una tifoseria che sta per vincere un campionato: molto bella. E’ normale che in questo periodo, per tutte le compagini, subentri un po’ di stanchezza psicofisica ma ciò non può e non deve fermarci. Le pressioni che stiamo vivendo sono belle con i tifosi che ci sono sempre stati vicini dandoci una mano”.
IL TARANTO: “Beh, il Taranto è sempre il Taranto: anche quando non erano nelle migliori condizioni davano filo da torcere. Avversario durissimo che non verrà a farsi una passeggiata. Tutto ciò lascia il tempo che trova visto che abbiamo l’obbligo di pensare a noi. Chi sarà più bravo porterà i tre punti a casa. Diamo il giusto rispetto agli ionici”.
L’INSIDIA: “L’insidia più grande siamo proprio noi stessi. Abbiamo qualità da categorie superiori ma se non le mettiamo in campo possiamo perdere con tutti. Nei ko abbiamo sempre sbagliato noi: è stato nostro demerito più che merito dell’avversario. Davanti a un pubblico così e alla possibilità di vincere il campionato non possiamo sbagliare”.
LA GARA: “A questo punto della stagione conta poco la tattica e la tecnica. Il fattore mentale è determinante. Affronteremo questa partita solo per vincerla. Del viaggio, della stanchezza per la gara di mercoledì scorso non deve interessarci. Abbiamo la rosa ampia e dobbiamo pedalare per regalare una gioia a tutti i presenti allo stadio che sarà pieno”.
IL CAMPIONATO: “E’ tosto ed è il girone più difficile della serie D: basti pensare che nella partita di coppa c’erano circa 250 persone a differenza di un Potenza-Taranto che ne porterà 10000. Il ko di San Donato non vuol dire che siccome ci hanno battuto il loro girone è migliore del nostro. Abbiamo fatto ampio turn over. Nel gruppo H si gioca un calcio più fisico e tecnico”.
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