Taranto: Imprese del wedding si preparano a ripartire
Le aziende del wedding, per la natura dei servizi offerti, hanno necessità di fare programmazione. Anche se i dati epidemiologici di questi ultimi giorni raccontano di una situazione preoccupante, gli operatori del settore si interrogano sul futuro, sul quando, come e a quali condizioni si potrà ripartire. E’ questo un punto cardine perché la ripartenza dei ricevimenti non sia solo annunciata per decreto o ordinanza, ma sia effettiva e dunque garantisca lo svolgimento del più alto numero di matrimoni pugliesi già programmati per il 2021 (molti dei quali slittati dal 2020). La settimana scorsa i tre presidenti delle categorie del Wedding di Confcommercio Taranto, Brindisi e Lecce, Enea Fanelli, Pierangelo Argentieri e Fabio Vergine, hanno incontrato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci. In tale occasione è emersa la necessità di dover supportare chi ha responsabilità di governo nelle decisioni da prendere, proprio per la particolarità dell'attività svolta e che comprende tante sfaccettature, chiare agli addetti ai lavori. L’assessore Delli Noci si è dichiarato disponibile a convocare a breve, come richiesto dai tre presidenti, un tavolo tecnico al quale sarà presente anche l’assessore alla Sanità, Luigi Lo Palco. In vista di tale incontro il direttivo provinciale del Wedding Confcommercio Taranto - informa il presidente Fanelli - ha definito i punti di una proposta che sarà discussa martedì 19 gennaio dalle tre organizzazioni provinciali e che costituirà poila piattaforma di confronto con la Regione. Ecco alcune considerazioni emerse. Rispetto ai ristoranti 'a la carte', per le sale ricevimenti sono già noti, in largo anticipo, non solo il numero degli ospiti, ma nello specifico chi saranno i commensali in un determinato giorno. Ciò può rappresentare un vantaggio operativo nella programmazione delle riapertura alla luce delle novità recenti, alcune riguardanti le nuove misure messe in atto. Innanzitutto la divisione in zone (giallo, arancio, rosso) delle singole regioni, che permetterà, alle opportune condizioni, la ripartenza della Puglia rispetto ad altre regioni che dovessero avere dati peggiori (nel 2020 le misure erano applicate a tutta la nazione). In particolare la recente istituzione della Zona Bianca, rapportata a un parametro ben preciso (per la Puglia: meno di 285 contagiati al giorno, dato che deve mantenersi per 3 settimane consecutive), prevede il decadere di tutte le misure restrittive delle altre ‘zone’. Altra notizia positiva l'equiparazione del tampone rapido di ultima generazione a quello molecolare. Premesso che non è possibile fare previsioni sull’effettivo andamento epidemiologico, e che, in generale, anche in Zona Bianca dovranno essere rispettare le basilari norme di prevenzione, il settore ha necessità di sapere a quali condizioni si potranno applicare i protocolli già usati nel 2020. Perciò, suggerisce di valutare, ai fini di tale decisione, la prospettiva di implementare questi protocolli con l’uso dei tamponi ‘rapidi’ a tutti gli invitati e operatori (es. 48 ore prima) permettendo lo svolgimento del ricevimento anche in ‘zone’ di colore diverso. Inoltre - continua Fanelli - sul piano comunicativo non si devono ripetere gli errori compiuti lo scorso anno quando, più di qualche operatore del wedding dichiarò troppo in anticipo finita la stagione dei matrimoni (aprile/ottobre) annunciando il rinvio di tutti i ricevimenti del 2020 in Puglia. Il comparto si poggia sul sentiment delle giovani coppie che si avvicinano al matrimonio e che spesso si lasciano influenzare da notizie lette sui social se non da fake news. Sarebbe opportuno un cauto ottimismo, sulla scorta anche di ciò che è poi avvenuto lo scorso anno: alcuni matrimoni si sono svolti, ma altri ancora avrebbero potuto essere organizzati se non fossero stati prematuramente rinviati. Se questo compito spetta senza ombra di dubbio al comparto, sicuramente di grande aiuto per la promozione sarebbe l’apporto del governo regionale, un autorevole megafono contro le false previsioni. (Comunicato stampa)