Cisl Taranto Brindisi ha incontrato monsignor Filippo Santoro
Il Gruppo dirigente della Cisl Taranto Brindisi ha incontrato l’Arcivescovo della Metropolia di Taranto S.E. Mons. Filippo Santoro presso la Cripta della Parrocchia di Sant’Antonio, per il tradizionale scambio di auguri in occasione delle festività di fine anno.
“Mutuando le parole di Papa Francesco, l’episcopato “non è una onorificenza, ma un servizio”, perciò facciamo voti affinché la nostra comunità, come sempre nella sua interezza, possa beneficiare ancora per lungo tempo del Suo magistero e del Suo servizio – si è augurato il segretario generale Gianfranco Solazzo, introducendo il suo saluto ed indirizzandolo sia pure a distanza, anche al Vescovo coadiutore, S.E. Mons. Ciro Miniero, giunto ufficialmente a Taranto da pochi giorni.
“Taranto continua ad essere emblema, per la presenza di sistemi produttivi complessi, come lo stabilimento siderurgico a ciclo integrale ex Ilva, attuale Acciaierie d’Italia, di quel conflitto tra ambiente, salute e lavoro che continua a tenere sotto ricatto città e lavoratori e rischia di portare al declino un asset strategico della politica industriale del nostro Paese – ha proseguito Solazzo - un conflitto che sconta, fino a questo momento, tutte le difficoltà di una partnership tra privato e pubblico, per risolvere le quali insistiamo, da tempo, affinché lo Stato acceleri il percorso d’ingresso come socio di maggioranza, atteso anche che la scommessa accettata per Arcelor Mittal non è stata vinta affatto”.
Non va eppure dimenticato, per Solazzo “la vera e propria crisi di sistema che riguarda nel nostro territorio la sanità, il settore socio sanitario, le politiche di welfare, le politiche abitative, il recupero delle periferie; e sullo specifico della sanità, pensiamo sia necessario ritornare allo spirito della Legge n.833/1978, istitutiva di un Servizio sanitario nazionale caratterizzato dai valori di innovazione e di progresso”.
Taranto è, anche, l’esempio di come “una vera ed efficace transizione digitale, energetica ed ecologica debba vedere compartecipi le Istituzioni a tutti i livelli e le Parti sociali, nel confronto costruttivo, corresponsabile” e nelle conseguenti azioni mirate al bene comune.
“In assenza di tale unità di intenti è facilmente prevedibile il verificarsi di non pochi problemi occupazionali e di coesione sociale. Specie in un territorio come questo, il cui sistema produttivo se da un canto si trova al centro di importanti processi di ristrutturazioni organizzative correlate ai destini industriali del Paese, dall’altro non riesce a fare fronte comune per realizzare, ad esempio, il progetto del Tecnopolo del Mediterraneo – ha ancora annotato il segretario generale - l’ennesimo paradosso di un progetto finanziato con 9 milioni di euro”.
Da tempo la Cisl, ha rimarcato Solazzo, ha chiesto “un nuovo Patto sociale anche nei territori, per governare un cambiamento epocale che non ha simili nella storia e che metterà alla prova, più che mai, proprio il lavoro, che non si crea per decreto ma per scelte politiche di merito, di finanziamenti specifici e soprattutto di scelte condivise con le Parti sociali”.
Questo è un “tempo di cambiamento, di grandi transizioni che richiedono responsabilità e solidarietà globale, dove la stessa Europa può e deve giocare quel ruolo guida sovranazionale al quale credettero i suoi padri fondatori”.
Nel suo indirizzo di saluto Mons. Filippo Santoro, ha ringraziato“il segretario Solazzo per la completa panoramica di questioni rappresentate. Siamo ancora in una fase di attesa ma non si può perdere altro tempo, sia sul versante del lavoro che è elemento di dignità della persona, è connaturato alla vita è partecipazione all’opera creativa di Dio, sia su quello ambientale. Quanto all’ennesimo rinvio del tavolo nazionale con Acciaierie d’Italia, urgono decisioni ed il Governo deve prendersi delle responsabilità. Ho ringraziato Papa Francesco per avermi donato un Coadiutore, per i troppi impegni cui sono chiamato anche al di fuori della Chiesa di Taranto“. (Comunicato stampa)