Medicina: ‘Stomie in urgenza, almeno 40 interventi all’anno a Taranto’
Il prof Campanella: ‘Anziani più colpiti da patologie intestinali, che necessitano di questa operazione’
Sono almeno quaranta gli interventi di stomie in urgenza praticati ogni anno all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Si tratta di una sofisticata operazione per i pazienti che soffrono di patologie intestinali, purtroppo in aumento anche sul nostro territorio. In quest’ambito la città dei due mari è tra i migliori centri chirurgici. Non vi è una netta distinzione tra uomini e donne, perché le malattie che richiedono stomie colpiscono in modo indifferenziato i generi. C’è invece una differenza d’età.
“Operiamo molte più persone anziane - conferma Piergaetano Campanella, dirigente medico della struttura complessa di Chirurgia generale all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto - e nella maggior parte dei casi non si tratta di interventi programmati, ma effettuati d’urgenza”.
Per fare il punto della situazione e, soprattutto, con l’intento di rendere possibile uno scambio di diverse esperienze nel settore in Puglia, il dottor Campanella ha organizzato un seminario di studi. Il convegno è in programma per il prossimo 27 maggio nell’aula convegni dell’Università Lumsa di Taranto, con inizio alle ore 9. Tema dell’incontro, riservato ai professionisti del settore, in particolare medici chirurghi, assistenti sanitari, biologi, dietisti, educatori professionali, fisioterapisti, farmacisti, infermieri, ostetriche e psicologi, sarà: “Stomie in urgenza, dalle linee guida alla pratica clinica”.
“Il convegno - spiega il chirurgo - si ripropone una mission ben precisa, ovvero quella di affidare agli esperti del settore operanti sul nostro territorio la presentazione della migliore evidenza scientifica disponibile e delle linee guida esistenti. Siamo infatti consapevoli del fatto che si tratta di una pratica clinica utile a restituire ai pazienti una vita serena, ma che è anche invasiva. Per questo abbiamo ritenuto prioritario fare un summit di settore che mettesse insieme l’esperienza maturata da ciascuno di noi nei diversi Centri chirurgici”.
Al convegno, dopo l’introduzione del professor Campanella ed i saluti della autorità, tra cui il direttore generale dell’Asl, Vittorio Colacicco, il direttore sanitario, Sante Minerba, ed il presidente dell’ordine dei medici di Taranto, Cosimo Nume, interverranno luminari di esperienza ed altamente qualificati. A prendere la parola saranno Marcello Spampinato (Lecce), Leonardo Vincenti (Bari), Giovanni Bellanova (Francavilla Fontana), Martino Minardi (Bari), Enrico Restini (Andria) e Giuseppe Manca (Brindisi).
“Questa giornata di aggiornamento scientifico - prosegue il dottor Campanella - sarà una importante occasione di informazione e formazione per tutti gli operatori sanitari che hanno in gestione i pazienti stomizzati, e non solo i chirurghi, sul ruolo terapeutico delle enterostomie”.
In ambito scientifico, il termine stomia viene utilizzato per indicare una apertura artificiale di un organo cavo all’esterno attraverso la parete addominale. Le stomie possono realizzarsi spontaneamente a seguito di gravi patologie o eventi traumatici ma, il più delle volte, sono realizzate dal chirurgo. La stomia diventa quindi una parte del corpo che richiede una accurata cura ed igiene capaci di restituire alla persona che ne è portatrice una vita del tutto normale. La riabilitazione stomale ha proprio l’obiettivo di rendere autonoma la persona nella gestione della stomia ed a questo fine esistono ambulatori dedicati e personale specificatamente preparato per assistere queste persone.
Ma la stomia non è soltanto una condizione anatomica della persona che ne è portatrice. E’ anche il risultato di una procedura chirurgica che risulta la modalità terapeutica migliore e talvolta l’unica, per,diverse condizioni patologiche. Il confezionamento di una stomia può essere programmato ed eseguito in elezione come parte integrante di terapie mediche e chirurgiche combinate per risolvere situazioni cliniche complesse; altre volte può essere necessario realizzare una stomia in urgenza per patologie che spesso mettono a repentaglio la vita del paziente. La realizzazione di una stomia intestinale pertanto è un atto medico con finalità terapeutiche che ha, al pari di ogni altro atto chirurgico e più in generale come ogni terapia medica, le sue motivazioni e ragioni (indicazioni), deve essere eseguito correttamente (accurata tecnica chirurgica), nei tempi giusti (timing adeguato) e va invece evitato quando inutile o dannoso (controindicazioni). Questo strumento terapeutico è di formidabile efficacia proprio perché, soprattutto in urgenza, permette di risolvere situazioni cliniche estremamente complesse per il paziente e per il medico.
“Il confezionamento di una stomia in urgenza - precisa Piergaetano Campanella - è quindi una soluzione che può essere considerata estrema nei limiti in cui si consideri una terapia salvavita, ma non deve essere mai banalizzata come soluzione terminale, senza ritorno o per pazienti irrecuperabili”.
Il confezionamento della stomia in urgenza rimane comunque una evenienza poco frequente, nell’ordine di alcuni casi fino a poche decine all’anno nei centri chirurgici a maggior volume di attività. La letteratura scientifica fornisce evidenze cliniche che indirizzano l’operato del chirurgo nella valutazione delle indicazioni e controindicazioni, sulla tecnica chirurgica e sul timing operatorio. Sulla scorta di queste evidenze cliniche sono state anche elaborate da diverse Società Scientifiche linee guida di riferimento.
Il convegno si avvale del patrocinio dell’Asl di Taranto e dell’ordine dei Medici, del Sice, la società di Chirurgia endoscopica e nuove tecnologie, e del Sicut, la società italiana di chirurgie d’urgenza e del trauma. Ai partecipanti saranno riconosciuti 5 crediti formativi. (Comunicato stampa)