Taranto, centro nautico: ‘Dubbi e ritardi nella pianificazione’

Politica
10.08.2024 02:10

In questi giorni, il consigliere Borraccino si sta impegnando a dispensare consigli riguardo al Centro Nautico ex Stazione Torpediniere, ma resta poco chiaro da quale esperienza specifica, tecnica o di costruzione, tragga le sue affermazioni. È quindi necessario fare chiarezza sulla situazione”. Lo scrivono in una nota i consiglieri Comunali: Cosa, Musillo, Festinante di Svolta Liberale per Taranto.

Il progetto redatto da ASSET, infatti, risulta privo degli elementi essenziali per la realizzazione di un impianto sportivo idoneo a ospitare regate e gare di canottaggio. Va ricordato che i preparativi per i Giochi del Mediterraneo sono iniziati cinque anni fa, un periodo più che sufficiente per permettere ad ASSET di elaborare un progetto in collaborazione con le autorità competenti in materia di tutela ambientale”, aggiungono.

”È importante sottolineare al consulente Borraccino, uomo di fiducia del Presidente Emiliano, che la Struttura Commissariale dispone di tecnici altamente qualificati, non solo per la lunga esperienza accumulata nel settore pubblico, ma anche nella progettazione e realizzazione di impianti sportivi e opere pubbliche di rilevante importanza”.

”Lo stesso Borraccino dovrebbe sapere che, nelle condizioni attuali, il campo di regata progettato da ASSET non potrebbe mai essere omologato dal Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo. Questo significherebbe investire denaro pubblico per un campo che non risponderebbe agli standard necessari”.

“Attualmente, la Struttura Commissariale, supportata da esperti olimpici, sta cercando soluzioni alternative per colmare le lacune del progetto di ASSET, prevedendo non solo opere a terra per i servizi e le attrezzature, ma anche strutture fisse in mare, indispensabili per un campo di regata di due chilometri”,

“È evidente che il progetto avrebbe dovuto essere avviato sin dal 2020, evitando così l’attuale corsa contro il tempo per ottenere i necessari pareri da ARPA e dagli uffici regionali per le autorizzazioni ambientali. Ora, il Commissario Ferrarese si trova a dover completare anche l'unico progetto che, in quattro anni, il vecchio comitato non era riuscito a portare a termine“: concludono Cosa, Musillo e Festinante.

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