Acciaierie d’Italia: Prisciano, ‘Governo stabilisca cambio Governance’
Domani, martedì 14 giugno, a Roma, alle ore 11,00, presso il Ministero del Lavoro si discuterà della proroga della cassa integrazione straordinaria per il sito di Taranto di Acciaierie d’Italia. I rappresentanti del Governo, insieme all’azienda, alle organizzazioni sindacali e alla Regione Puglia, si incontreranno per esperire la procedura di esame congiunto.
Il clima della vigilia è tutt’altro che positivo. Non emergono segnali confortanti rispetto ad una possibile intesa. «Il nostro forte senso di responsabilità, già dimostrato il 29 marzo scorso – dichiara il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano – non può e non deve essere messo in gioco da un’azienda (dalla sua gestione) totalmente inaffidabile che, anche nel corso dell’ultimo periodo, nonostante gli impegni assunti in sede ministeriale ha “giocato” sull’utilizzo dello strumento di Cigs. Insieme ai colleghi della Fiom ci siamo battuti per garantire gli strumenti che, dal punto di vista economico, hanno messo in sicurezza i ratei della tredicesima. Purtroppo, contrariamente agli impegni, non abbiamo assistito ad una distribuzione equa dell’utilizzo della Cigs, tale da ridurne l’impatto come in occasione della ripartenza di AFO2. Anche la verifica periodica circa l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale non ha prodotto gli effetti auspicati. Per cui se i presupposti sono gli stessi, legati all'inaffidabilità dell'azienda, siglare un nuovo accordo diventa sempre più difficile».
È fondamentale, quindi, fermarsi un attimo per capire nel concreto le intenzioni di questo Governo rispetto al più volte annunciato cambio di governance, per un gruppo che giorno dopo giorno, all’interno della sua complessità industriale, mostra sempre più crepe, contribuendo non poco ad alimentare il disagio sociale tra tutti i lavoratori, non solo di Acciaierie d’Italia, ma anche degli appalti, indotto e di Ilva in amministrazione straordinaria.
«Siamo consapevoli dell’importanza di un accordo sindacale, ma nello stesso tempo non possiamo andare al massacro, specie se non viene garantita una ordinata e condivisa gestione dell’ammortizzatore sociale in azienda. Se non sarà il sindacato a “spianare” la strada verso il rinnovo della Cigs – aggiunge Prisciano – allora poi vedremo se la Regione Puglia, attraverso anche la task force, sarà in grado di trovare la soluzione per fronteggiare le criticità presenti, garantendo strumenti transitori che tutelino il reddito dei lavoratori. Noi la nostra parte continuiamo a farla, però – conclude il segretario della Fim Cisl Taranto Brindisi – è opportuno che anche le istituzioni facciano la loro. In ultimo, se anche la Regione non dovesse trovare una modalità, toccherà al Governo decidere quali azioni mettere in campo per evitare situazioni di gravissimo disagio sociale in questo territorio, ormai da tempo allo stremo».