Serie C: Modena, tifosi provano ad aggredire il presidente
Il club emiliano rischia la radiazione a campionato in corso
Sta assumendo toni sempre piu' da Far West la situazione societaria del Modena. Ieri sera il patron Antonio Caliendo e' stato vittima di una tentata aggressione da parte di una trentina di persone incappucciate, probabilmente ultras gialloblu', che hanno provato a far irruzione nella sede del Modena (dalla quale la societa' e' stata sfrattata...) all'interno dello stadio Braglia, qualche minuto dopo la fine dell'incontro (concluso con l'ennesima fumata nera) con Carmelo Salerno, architetto modenese interessato all'acquisto del club. Con Caliendo c'erano il d.g. Claudio Anellucci e un collaboratore. Gli aggressori si sono presentati armati di mazze e spranghe e hanno provato a sfondare il portone d'ingresso. Caliendo si e' barricato nel suo ufficio e ha bloccato la porta mettendo davanti un pesante armadio che ha retto all'urto, permettendo cosi' ai tre di uscire da una porta secondaria. In mattinata lo stesso Caliendo ha denunciato l'accaduto a una radio locale. "Ieri sera ho rischiato la vita - ha spiegato - sono arrivate 30-40 persone incappucciate e hanno fatto un assalto con spranghe e lacrimogeni come se fosse in atto una guerriglia. E' inaccettabile, tutto questo e' accaduto dopo che Salerno e' uscito dai nostri uffici. Voglio sapere chi li ha avvisati. La cessione del club? Negli ultimi otto mesi, ho avuto diversi incontri con Salerno e, alla presenza di testimoni, posso dire che ha sempre trovato qualsiasi scusa pur di non firmare, ma poi dice puntualmente che sono io a non volerlo fare". Proprio ieri mattina Caliendo aveva presentato richiesta di concordato presso il Tribunale di Modena visto che il club ha quasi 6 milioni di euro di debiti e c'era sentore che qualche creditore potesse inoltrare domanda di fallimento. "Non ho fatto niente di illegale - ha spiegato - ho seguito quello che la legge permette, e' l'unica difesa che potevo avere".