Atletica: Mottola ha celebrato Antonella Palmisano

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Antonio Bargelloni
08.09.2016 11:00

Antonella Palmisano è l'orgoglio di Mottola. L'atleta quarta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nei 20 km di marcia – miglior risultato dell'atletica azzurra  - lo ha testato in prima persona ieri sera, nell'annunciata festa in suo onore tributatale dall'amministrazione comunale del suo paese, in concerto con la Fidal provinciale.
Davanti al palco montato in piazza XX Settembre, tantissimi mottolesi hanno voluto testimoniare il proprio affetto per questa minuscola ragazza 24enne che ha fatto parlare di sé, della sua città, della sua società da cui è nata, l'Atletica Don Milani, nella competizione sportiva per eccellenza. Tantissimi soprattutto i giovani, non solo della Don Milani, ma anche delle altre realtà sportive del territorio, che vedono reincarnare il proprio “sogno di gloria” in Antonella, ormai assurta ad esempio di volontà e di capacità di esprimere il proprio talento.
BAGNO DI FOLLA. “Mottola è la città dove sono nata, dove ho mosso i primi passi nella marcia e dove ho espresso il mio desiderio di fare atletica a livello professionale. Qui ho la famiglia che mi ha sempre supportata nelle scelte. È doveroso ricordarmi del mio paese ogni volta che faccio risultati", ha detto, in riferimento alle parole dell'assessore allo Sport, Gianni Bello, gran cerimoniere che ha ricordato le parole di Antonella nel dopo-gara. Poche parole le sue, comprese quello di riconoscenza ai due suoi allenatori, Tommaso Gentile e l'attuale Patrizio Parcesepe, in mezzo ad un fiume di premi, di foto-ricordo, di autografi firmati in una serata speciale, “risparmiata” da... Giove Pluvio, che ha fermato i suoi “strali” (per tale motivo era saltata nel pomeriggio la Festa dello Sport, rinviata a domenica) per non impedire ad Antonella di abbracciare la sua città.
Non solo Mottola, ma l'intera Puglia ha voluto celebrare Antonella. Con il sindaco Luigi Pinto, sul palco, sono saliti infatti il presidente regionale del Coni, Elio Sannicandro, il delegato provinciale Giuseppe Graniglia, il presidente regionale della Fidal Angelo Giliberto ed il presidente provinciale Salvatore Lomartire, il consigliere nazionale della Fidal Giacomo Leone, altra gloria pugliese dell'atletica azzurra. Tutti uniti nel celebrare un'atleta che promette ancopra tanti anni da protagonista sulle scene internazionali.
LA STESSA ANTONELLA. In Municipio, dove il sindaco l'aveva accolta (ne parliamo a parte), Antonella si era concessa alla stampa locale e regionale, raccontando le sue emozioni di un'Olimpiade da sogno.
“Il quarto posto, la classica medaglia di legno, non mi ha delusa – ha commentato – perché è un risultato straordinario, alla prima esperienza olimpica”.
Tutti si attendono d'ora in avanti grandi risultati da lei, Antonella ne è consapevole: “Questo quarto posto è importante. Ma non mi ha cambiata: resto la stessa di sempre, consapevole che in questo sport ogni risultato va conquistato con il sacrificio, il lavoro quotidiano, la capacità di superare i momenti difficili”.
MARCIA NUZIALE. Ad accompagnarla a Palazzo di Città i suoi primi tifosi: le zie, le due nonne, il fratello,  naturalmente il fidanzato romano Lorenzo Dessi, chiamato in causa in diretta tv subito dopo l'arrivo a Rio de Janeiro. “Da un paio di anni gli avevo chiesto di stabilizzare la nostra relazione – spiega – perché sono una ragazza del Sud attaccatata a certi valori, per me il matrimonio è un punto fermo. Non ho mai nascosto di voler mettere su famiglia, Lorenzo sapeva che se avessi ottenuto un gran risultato gli avrei chiesto di impegnarsi. E lui lo ha fatto al ritorno in Italia, rpesentandosi con l'anello di fidanzamento all'aeroporto... Quando ci sposeremo? Penso tra un paio di anni, a Mottola, naturalmente”.
Lorenzo, marciatore anche lui, specialista della 50 km, ha annuito, spiegando poi la sua scelta: “Antonella è una ragazza speciale, testarda, sa quello che vuole e fa di tutto per ottenerlo. Nella marcia, è il simbolo della pulizia del movimento, non è mai incappata in proposte di squalifica. Competizione tra noi? Affatto, anzi, ci sosteniamo a vicenda quando uno di noi due è in periodo di difficoltà, l'intesa è massima. Tra due anni il matrimonio? Vedremo, dobbiamo pensare a tante cose”
La... marcia nuziale  è all'inizio.

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