Taranto, inaugurata Artlab Eyeland - l’isola delle arti
Coinvolge gli abitanti della Città Vecchia con una trasformazione culturale e comunitaria attraverso la pratica artistica
Nella serata di sabato 25 maggio ha preso il via la seconda edizione di Artlab Eyeland - l’isola delle arti, iniziativa promossa e organizzata da PhEST – l’associazione che firma anche il Festival Internazionale di fotografia e arte di Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto, il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo con sede a Taranto, e la partnership dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Il direttore artistico Giovanni Troilo, supportato da Arianna Rinaldo, curatrice delle proposte fotografiche, Roberto Lacarbonara per l’arte contemporanea e Cinzia Negherbon alla direzione organizzativa, ha voluto coinvolgere gli abitanti della Città Vecchia promuovendo una trasformazione culturale e comunitaria attraverso la pratica artistica. Strumento di questa visione è certamente la proposta laboratoriale che quest’anno si articola sotto la guida evocativa del tema “Terra Madre”.
Il Laboratorio di Serigrafia Naturale proposto dal collettivo Ammostro vedrà i partecipanti impegnati nella raccolta di piante tintorie. Successivamente, procederanno con l'estrazione dei pigmenti naturali per la realizzazione di stampe serigrafiche su carta, finalizzate alla creazione di poster personalizzati.
Ammostro rappresenta un collettivo di artigiane tarantine, unite dalle proprie abilità artistiche, impegnate in un progetto di arte ecologica che contrasta l'inquinamento urbano. Questo movimento promuove una rivoluzione in cui la natura e l'umanità coesistono armoniosamente. Attraverso la pratica della serigrafia naturale, i partecipanti sono guidati in un viaggio creativo che consente loro di sperimentare direttamente la meraviglia dei colori naturali e la bellezza del processo artigianale.
Il Laboratorio di Illustrazione condotto da Nicola Sammarco con Animatà Academy offre una masterclass intensiva dedicata allo sviluppo e alla creazione di opere illustrate utilizzando tecniche miste. Questa esperienza copre l'intero processo creativo: dall’ideazione fino alla realizzazione finale dell'illustrazione. I partecipanti saranno guidati alla scoperta del mondo dell'illustrazione e della ricerca creativa nell'ambito visivo.
Nicola Sammarco, disegnatore e animatore originario di Taranto, vanta una significativa esperienza nel settore. Dopo i suoi esordi per Walt Disney Italia, ha contribuito a importanti produzioni cinematografiche internazionali come "Il Grinch" per Illumination Entertainment, "Klaus" per The SPA Studios/Netflix e "Lost in Interland" per Aardman Studios/Google. A Taranto, ha fondato Nasse Animation Studio e Animatà Academy, con l'obiettivo di introdurre giovani al mondo dell'intrattenimento attraverso l'apprendimento pratico del disegno e dell'animazione.
Il laboratorio di songwriting, denominato "Siamo Strumenti Musicali", è diretto da Guido De Vincentiis, noto come Fido Guido, cantante reggae e raggamuffin originario di Taranto. In un contesto urbano come quello di Taranto, ricco di contraddizioni e assetato di rinascita, la sua musica si distingue per l'attenzione alle questioni sociali e l'uso del dialetto tarantino. Considera questo dialetto come uno strumento fondamentale, quasi una "medicina", capace di diffondere consapevolezza dove il sistema impone difficoltà nell'accesso alla cultura. Durante il laboratorio, l'artista si incontrerà con giovani tarantini per esplorare insieme la creazione di nuovi brani musicali.
Si è appena concluso il Laboratorio fotografico di Lisa Sorgini. La fotografa australiana, nota per le sue storie e immagini di maternità, ha coinvolto donne e bambini del quartiere Tamburi di Taranto nella sua residenza d’artista. L’esperienza ha prodotto la mostra “Terra Madre” allestita tra Postierla Immacolata, Vico Galeota e Palazzo Galeota. Lisa Sorgini, presente all’inaugurazione il 25 maggio, è protagonista anche della mostra “Mother”, una raccolta di scatti iconici del suo percorso artistico, visitabile fino al 30 giugno.
All’inaugurazione hanno preso parte anche le istituzioni e i partner culturali di Artlab Eyeland che hanno rilasciato dichiarazioni di apprezzamento verso l’iniziativa.
“Quella che celebriamo non è solo una rassegna fotografica - sottolinea il Sindaco Rinaldo Melucci -, è un ponte culturale che collega la storia di Taranto alla sua rinascita contemporanea. Attraverso gli scatti che ritraggono abitanti e zone del centro storico, che raccontano storie di umanità, che ci svelano aspetti di una vita quotidiana mai monotona e sempre diversa, possiamo scoprire la nostra città con occhi nuovi, pieni di speranza. Questo evento, che esalta le peculiarità di un territorio protagonista di un profondo cambiamento, è anche un investimento nel futuro di Taranto, un’opportunità per stimolare l’economia locale e attrarre visitatori da tutto il mondo, generando un impatto positivo duraturo.”
Il Vicesindaco Gianni Azzaro aggiunge: “Questa rassegna, giunta alla seconda edizione, è un esempio straordinario di come l’arte possa essere un motore di sviluppo economico e sociale. Ogni fotografia narra una storia unica di Taranto e di chi la vive, e insieme, queste storie creano un racconto collettivo che celebra la nostra identità e diversità. È un’iniziativa che mette in luce il potenziale turistico di Taranto e promuove un senso di comunità e appartenenza tra i cittadini.”
Angelica Lussoso, assessore alla cultura e agli eventi: “Con Artlab Eyeland, Taranto diventa un laboratorio vivente di espressioni artistiche che dialogano con il tessuto sociale della città. Questa manifestazione è una vetrina per la creatività e l’ingegno dei tarantini, che attraverso la loro arte e il loro vissuto possono influenzare positivamente la percezione della città a livello internazionale. È un’occasione per rafforzare i legami sociali e promuovere la crescita culturale ed economica della nostra comunità“.
Grazie alla preziosa partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Chiostro dell'Università ospita la mostra La Maya di Daniel Ochoa De Olza che immortala le bambine che vengono scelte per celebrare la festività della rinascita della natura e del passaggio dall’età puberale a quella adulta nel paese di Colmenar Viejo, vicino a Madrid.
Il professor Stefano Vinci di UniBa ha dichiarato: “Dopo il successo della prima edizione, l'Università di Bari Aldo Moro ha inteso sostenere nuovamente la mostra ARTLAB EYELAND, divenendo partner ufficiale dell'iniziativa al fine di poter valorizzare l'arte nella città vecchia di Taranto, cuore pulsante di numerose attività culturali. Proprio nell'antico Pittaggio del Baglio ha peraltro sede il Dipartimento Jonico (UNIBA) che, non a caso, nel suo Chiostro ospiterà anche la mostra fotografica R(h)ome di Caimi & Piccinni, incentrata sull’indagine visiva di città che stanno vivendo una significativa metamorfosi, come quella che anche Taranto si propone di portare a compimento, grazie all'indiscusso contributo della nostra Università“.
All’inaugurazione di Artlab Eyeland prendono parte anche Giovanni Termini e Gianni D’Urso che presentano installazioni site specific presso Palazzo Galeota. Giovanni Termini con La misura di un intervallo occupa ironicamente uno spazio pubblico contribuendo a discutere i divieti, i confini, gli ordini, le regole della collettività e guadagnando “la misura di un intervallo”, un’area franca di libertà e di gioco che, tuttavia, assume le sembianze di una gabbia, una prigione chiusa e separata, emarginata dal resto del fluire cittadino. Giovanni D’Urso con Love Training osserva e riflette sulle fragilità e sulle contrapposizioni della condizione umana. Precarietà, sogno, fallimento e gioco sono i termini centrali del suo lavoro.
A Palazzo Galeota sono allestite anche la mostra The Day May Break di Nick Brandt, progetto globale che ritrae persone e animali colpiti dalla distruzione ambientale, e le proiezioni di Pianeta acciaio diretto nel 1962 da Emilio Marsili, con soggetto di Luciano Emmer e sceneggiatura di Dino Buzzati, e Acciaio tra gli ulivi di Giovanni Paolucci, due brevi film custoditi dall’Archivio Ilva Italsider e messi a disposizione dalla Fondazione Ansaldo.
Con grande partecipazione si è conclusa nel frattempo la call for artists Isola Madre rivolta agli artisti di Taranto e provincia. La direzione artistica di EYELAND, in accordo con Salgemma, partner della call, ha assegnato il Premio Isola Madre a Luigi Colella con Ultrà e Alessandra Gervasio con Scala 1:1 cui è stata offerta la possibilità di esporre la propria creatività alla GATA Galleria Taranto (dove domenica 26 maggio, dalle 20.00 a mezzanotte, avrà luogo il Dj set GFK). La call Isola Madre ha assegnato anche una menzione speciale a Francesca Gemmino per il progetto La sedia non esiste e il Premio Salgemma a Giorgia Lippolis, Luca Marianaccio, Alessio Pellicoro e Paola Ressa.
Artlab Eyeland è promosso e organizzato da PhEST, associazione culturale che da nove anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il Comune di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo con sede a Taranto.
Main Partner: Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Media partner: Il Giornale dell’Arte e Salgemma.
Sponsor: Cantine San Marzano.
La mostra esito della residenza di Lisa Sorgini è realizzata grazie alla collaborazione di: Cooperativa teatrale CREST, Symbolum ETS, Cooperativa Kairos, Progetto T.R.U.St. e associazione Mangrovie.
Artlab Eyeland - L’isola delle arti
II edizione
25 maggio - 30 giugno, Taranto
Palazzo Galeota
Lun: Chiuso | Mar/Ven: 17.00–21.00
Sab/Dom: 17.00–22.00
Gata Galleria Taranto
Lun: Chiuso | Mar/Dom: 18.30–02.00 [Per Gli
Orari aggiornati consultare gatagalleriataranto.com
Ex Caserma Rossarol - Sede Dipartimento Jonico Uniba
[Aperto fino al 10 Giugno]
Sab/Dom: Chiuso | Lun/Ven: 08.00–19.00
Ingresso Gratuito a tutte le sedi espositive
Segui il programma e i dettagli dei laboratori su artlabeyeland.it/laboratori