Cinema: Ray Liotta muore nel sonno a 67 anni
È morto nel sonno, a 67 anni e per ragioni ancora non chiarite, l’attore Ray Liotta. Nato il 18 dicembre 1954 nel New Jersey, si trovava nella Repubblica Domenicana per girare «Dangerous waters». È stato il preferito di Martin Scorsese nel grande «Quei bravi ragazzi» (Goodfellas) con De Niro e Joe Pesci, un trio indimenticabile.
Una vita difficile dalla nascita: rimasto orfano, adottato a sei mesi, lavorò in un cimitero per pagarsi gli studi di recitazione. Le prime esperienze sono televisive, con «Another world», cui seguono soap e remakes celebri, «Casablanca» e «Tutti insieme appassionatamente». Al cinema sfonda con un’amara commedia sentimentale di Demme, «Qualcosa di travolgente», con Melanie Griffith, in un ruolo di ex marito psicopatico e violento, l’altra faccia del machismo di Jeff Daniels. Per evitare il ruolo di caratterista «villain», Liotta accetta in «L’uomo dei sogni» il fantasma di un famoso giocatore di baseball. Ma è il capolavoro di Scorsese, con la sua violenza italo-americana, che lo rende maschera del cinema dei nuovi gangster che uccidono mentre cucinano il ragù. Uno dei «Goodfellas», il rampante Henry Hill che sgomita nella mafia e in quell’ambiente gira poi anche «I molti santi del New Jersey», prequel della serie capolavoro a lui molto affine dei «Soprano’s», mentre in «Blow» con Depp si avvicina alla droga del clan Escobar.