Grano, CIA Puglia: “Bari e Foggia tornino a quotare il prodotto”

Grano CIA Puglia
CRONACA
18.06.2024 23:18

Con la campagna di raccolta in corso, i presidenti provinciali di CIA Levante (Bari-Bat) e di CIA Capitanata, Giuseppe De Noia e Angelo Miano, chiedono che le Borse Merci di Bari e di Foggia riprendano le quotazioni del grano duro. La siccità ha ridotto i raccolti del 40-50%, ma la qualità del grano raccolto è eccellente, con un contenuto proteico superiore al 13% e un peso specifico di 82-83 kg/hl. Dopo due settimane senza quotazioni, è necessario che le Commissioni tornino a pubblicare i prezzi, tenendo conto della qualità dei raccolti e dei costi di produzione.

L'ultima quotazione del grano duro a Bari risale al 28 maggio, con valori di 349-354 euro per tonnellata per il "fino" e 333-338 euro per il "buono mercantile". A Foggia, le quotazioni del 29 maggio erano di 350-355 euro per il "fino" e 320-325 euro per il "buono mercantile".

I presidenti sottolineano che le attuali quotazioni sono troppo basse e non rispecchiano i valori qualitativi del grano raccolto. Temono manovre opache e chiedono che le nuove quotazioni siano giuste ed eque, proponendo un prezzo minimo di 450 euro per tonnellata.

Controlli sul Grano Importato

Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione, sollecita misure di tutela per il grano duro italiano attraverso il pacchetto "Granaio Italia". Sicolo evidenzia la necessità di controlli sistematici sul grano importato per contrastare le importazioni da Turchia, Russia e Ucraina, proteggendo così la cerealicoltura italiana e pugliese.

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