Colonnello Cassano: ‘Così fermiamo il furto di giornali sul web‘
Identificati due giovani hacker in Sicilia e in Veneto
Li avevamo avvertiti che non ci saremmo fermati e stamattina l’abbiamo dimostrato". Parole di Pierluca Cassano, il colonnello della Guardia di Finanza che è riuscito a chiudere ben 200 canali pirata di Telegram e ieri ha identificato i due giovani hacker, che dalla Sicilia e dal Veneto diffondevano illecitamente migliaia di file di quotidiani, settimanali e brani musicali, per chiunque li volesse scaricare gratis, infrangendo la legge del diritto d’autore e causando al solo settore dell’editoria danni per circa 670mila euro al giorno, ovvero 250 milioni all’anno.
Ma i canali chiusi non vengono riaperti subito con un altro nome?
"Ci provano, ma per loro è sempre più difficile e noi siamo decisi a andare fino in fondo. La nostra missione è difendere il lavoro onesto dalla pirateria e in particolare il mondo dell’informazione libera da queste gravi violazioni. L’indagine che abbiamo avviato grazie all’azione del procuratore aggiunto Roberto Rossi ha già ottenuto qualche effetto, perché Telegram collabora con noi e ora passano pochi minuti tra quando segnaliamo un canale da chiudere e la chiusura effettiva. Da qui in poi andremo sempre più in profondità e non si escludono denunce penali e sequestri di beni. Chi crede di giocare con queste cose deve stare molto attento".
I due ragazzi credevano di giocare, ora rischiano grosso... CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE L’INTERVISTA